Previsioni meteo per la seconda metà di gennaio
Il periodo invernale sta proseguendo senza particolari sorprese, mantenendo un andamento mite e poco nevoso, in linea con le stagioni degli ultimi anni e con un cambiamento climatico sempre più evidente. Le temperature, infatti, sembrano più tipiche dell’autunno o della primavera, con pochi segni di un vero e proprio inverno, specialmente nelle regioni settentrionali.
La situazione meteo attuale
Le previsioni per la seconda parte del mese di gennaio non sono incoraggianti. Si prevede un rafforzamento del vortice polare che impedirà l’arrivo di masse d’aria fredda artica verso le latitudini più basse. Di conseguenza, il freddo intenso rimarrà confinato nelle zone polari e subpolari, come il nord della Scandinavia, la Siberia e l’Islanda, mentre l’Italia e gran parte dell’Europa centro-meridionale sperimentano temperature superiori alla media stagionale.
Il ritorno dell’anticiclone
Intorno al 20-21 gennaio, l’anticiclone tornerà a dominare il Mediterraneo, portando con sé un periodo di stabilità e temperature più elevate. Gli ultimi dati indicano che l’alta pressione raggiungerà il suo apice tra il 22 e il 26 gennaio, ma non si esclude che possa persistere fino alla fine del mese, influenzando anche i cosiddetti “giorni della Merla”, tradizionalmente i più freddi dell’anno, che negli ultimi tempi sembrano preannunciare piuttosto l’arrivo della primavera.
Le prospettive per i giorni della Merla
Nonostante manchi ancora del tempo ai giorni della Merla, le attuali previsioni meteo non lasciano sperare in un cambiamento verso condizioni più fredde. La probabilità di un’inversione di tendenza è bassa, dato che i modelli meteorologici concordano sul rafforzamento del vortice polare, il quale riduce drasticamente le possibilità di freddo e neve a bassa quota per l’Italia per almeno 10 o 15 giorni.