Un inverno che stenta a decollare
Nonostante i numerosi tentativi e le provocazioni lanciate dal clima, l’inverno in Italia, da Dicembre ad oggi, non è riuscito a centrare l’obiettivo. Abbiamo assistito a brevi episodi di freddo, ma ciò che è mancato è stato un vero e proprio evento invernale, con neve in pianura e temperature gelide. Mentre l’Europa ha vissuto fasi di freddo intenso con abbondanti nevicate in Francia, Germania, Polonia, Romania e nei Paesi dell’Est, l’Italia è rimasta a guardare, esclusa da questi fenomeni e destinata a rimanere tale ancora per un po’. La causa? Il ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre, noto per la sua capacità di “mangiare” l’inverno.
Inverno che non decolla
Di solito, durante il trimestre invernale, l’Italia vive almeno 2-3 episodi di freddo significativi, ma quest’anno nulla di tutto ciò si è verificato. L’Italia, ad eccezione di qualche rapida irruzione artica, è rimasta a osservare gli eventi climatici senza essere coinvolta direttamente. E le prospettive non sono incoraggianti, poiché l’Anticiclone delle Azzorre sembra pronto a dominare ancora la scena meteorologica.
Super Anticiclone, eccolo di nuovo
Le previsioni confermano che la prossima settimana sarà caratterizzata da un periodo di stabilità e mitezza insolita su gran parte dell’Italia, con temperature che potrebbero raggiungere i 16-18 gradi Celsius nelle regioni occidentali, dalla Toscana alla Calabria, includendo anche la Sardegna. L’unica novità, quasi impercettibile, è rappresentata da un veloce impulso instabile che attraverserà l’Italia tra lunedì e martedì, portando isolati piovaschi su Liguria, Toscana, Emilia Romagna e, martedì, su parte del Sud, con fiocchi di neve oltre i 2000 metri. Le regioni adriatiche, invece, grazie alla loro posizione sul bordo orientale dell’anticiclone, godranno di un clima più invernale, influenzato da correnti fredde di origine balcanica.
Tornano le nebbie
È importante sottolineare che, in Italia, l’Anticiclone non è sempre sinonimo di sole, soprattutto per alcune regioni. L’aria mite ma umida proveniente da Sud-Ovest favorirà la formazione di foschie e nebbie, che al Nord potrebbero persistere per l’intera giornata. Anche l’area tirrenica e le valli e pianure del Centro-Sud potrebbero essere interessate da nubi basse e nebbie notturne e mattutine. Insomma, ci troviamo di fronte al tipico scenario anticiclonico invernale, di cui, sinceramente, non sentivamo la necessità.
Febbraio, esci i denti
Se Gennaio si concluderà senza colpi di scena, Febbraio potrebbe riservarci delle sorprese con un possibile sconquasso termico. Le probabilità di un intenso episodio invernale per l’Italia sono in aumento, in particolare tra il 15 e la fine del mese. Riuscirà a concretizzarsi? Lo speriamo, altrimenti saremo costretti a classificare l’inverno 2023-2024 come uno dei peggiori di sempre.