La divisione climatica dell’Europa
L’Europa si trova attualmente divisa in due fronti climatici opposti: da un lato, l’Est Europa e la Scandinavia sono avvolte da un freddo pungente, mentre dall’altro, l’Europa occidentale, compresa l’Italia, è baciata da un calore inusuale per il periodo. In particolare, l’Italia è influenzata da un robusto anticiclone sub-tropicale che si estende dalla penisola iberica, portando con sé temperature che ricordano più la stagione estiva che quella invernale.
Le peculiarità dell’anticiclone sub-tropicale
Questo anticiclone si caratterizza per le sue qualità quasi estive, con anomalie termiche notevoli soprattutto in quota. Un tratto distintivo è il suo geopotenziale molto elevato, che lo rende simile alle ondate di calore tipiche dell’estate, e che lo pone come un fenomeno meteorologico di grande importanza. L’Italia, in particolare il nordovest e la Sardegna, si trova a fronteggiare anomalie termiche che possono superare i 10°C rispetto alle medie stagionali.
Le conseguenze sull’Italia
Le regioni del nordovest italiano e la Sardegna sono quelle che risentiranno maggiormente dell’influenza di questo anticiclone. Si prevedono giornate con temperature eccezionalmente alte per il periodo, cieli sereni o poco nuvolosi e una scarsità di precipitazioni, segno della stabilità atmosferica garantita dall’anticiclone.
Correnti fredde marginali
Nonostante il predominio dell’anticiclone su gran parte del territorio nazionale, alcune correnti fredde provenienti dall’Est Europa sfioreranno le regioni adriatiche e il sud Italia durante il fine settimana e i giorni della Merla. Queste correnti, però, non avranno un impatto significativo sulle temperature o sulle condizioni meteorologiche generali di queste aree.
Considerazioni finali
La situazione meteo attuale mette in luce una netta divisione climatica all’interno del continente europeo, con l’Italia che si colloca nella parte più calda. L’effetto dell’anticiclone sub-tropicale si traduce in un periodo di calore anomalo, con un’atmosfera quasi estiva in pieno inverno. Questo scenario climatico, che si discosta notevolmente dalla norma stagionale, rappresenta un ulteriore segnale del cambiamento climatico in corso, che necessita di una riflessione approfondita e di azioni concrete per salvaguardare il futuro del nostro pianeta.