Un fine settimana di caldo anomalo
Il prossimo fine settimana si preannuncia particolarmente caldo per l’Italia, con temperature che in alcune regioni potrebbero superare i 20°C. Questo aumento delle temperature è insolito per il periodo invernale e si deve all’arrivo di un potente anticiclone proveniente dall’Africa, che da giorni sta influenzando il clima del nostro Paese.
L’anticiclone africano e le sue conseguenze
L’anticiclone africano, che da tempo sta interessando l’Italia, non sembra voler cedere il passo. Anche se venerdì si prevede una breve deviazione verso ovest, il fine settimana vedrà un rafforzamento dell’alta pressione atmosferica. Questo porterà a una stabilità atmosferica notevole, con cieli sereni e un’abbondante esposizione solare in gran parte delle regioni italiane.
Le previsioni per il weekend
Nonostante una leggera diminuzione delle temperature prevista per venerdì 2 febbraio, a causa di correnti d’aria più fresche che interesseranno soprattutto le zone adriatiche del Centro-Sud, si attende un deciso rialzo termico tra sabato 3 e domenica 4. Al Sud e in Sicilia si potrebbero raggiungere i 22/23°C, mentre nelle regioni centrali le massime si attesteranno intorno ai 14/15°C.
Le eccezioni al caldo: nebbie e nuvole basse
Non tutte le aree d’Italia, però, godranno di questo clima mite. Alcune zone dovranno fare i conti con nebbie persistenti e strati di nuvole basse, tipici di situazioni di alta pressione durante i mesi invernali. La Pianura Padana, in particolare, sembra essere la più esposta a queste condizioni climatiche, specialmente durante le ore serali e mattutine.
La persistenza delle nebbie
Le nebbie, a volte sorprendentemente ostinate, potrebbero persistere per l’intera giornata, avvolgendo l’area in un manto grigio e più freddo rispetto alle zone montuose circostanti e al resto della penisola. In queste aree, le temperature rimarranno più basse, ma in linea con le medie stagionali tipiche di questo periodo dell’anno.
Il contrasto tra zone calde e zone fredde
Questo fine settimana metterà in evidenza un netto contrasto tra le zone che sperimentano un clima eccezionalmente mite e quelle che invece devono gestire i disagi causati da nebbie e nuvole basse. Mentre alcune regioni vivranno un anticipo di primavera, altre dovranno aspettare ancora un po’ per dire addio all’inverno.