Il dominio dell’anticiclone africano
L’anticiclone africano si è affermato come protagonista indiscusso del panorama meteorologico italiano ed europeo, stabilendo il suo dominio sul Mediterraneo da metà gennaio. Da allora, non ha mostrato alcuna intenzione di ritirarsi, portando con sé un graduale aumento delle temperature. Tra oggi e domani, assisteremo al picco di questa ondata di calore insolita, che interesserà tutto il centro-sud e le zone montuose, dove si registreranno deviazioni termiche fino a 10°C al di sopra delle medie stagionali. Si prevedono addirittura picchi di temperatura che potrebbero toccare i 23-24°C al sud, valori più tipici della primavera che del cuore dell’inverno.
Caldo insolito per febbraio
Questa inusuale mitezza non è priva di conseguenze, influenzando sia l’ecosistema che le attività umane. Le temperature sorprendentemente elevate hanno un impatto diretto sulla biodiversità, sull’agricoltura e sulle abitudini quotidiane delle persone, anticipando scenari caratteristici di periodi più caldi dell’anno. La persistenza di questo clima caldo ha messo in pausa il vero spirito invernale, lasciando gli appassionati di sport invernali e gli operatori turistici in attesa di un cambiamento.
Il ritorno del maltempo
La svolta è prevista per venerdì, con l’arrivo di una perturbazione atlantica che segnerà la fine di questa insolita fase climatica. Questo fronte freddo porterà piogge diffuse su gran parte del territorio nazionale e nevicate sulle montagne, in particolare oltre i 1400 metri sulle Alpi. Questo evento meteorologico rappresenta una svolta ben accolta da molti, desiderosi di vedere il ritorno di condizioni più tipiche della stagione.
La transizione verso il freddo
Nonostante l’arrivo della perturbazione, le temperature non subiranno un calo immediato. Sarà necessario attendere l’inizio della prossima settimana per assistere a una diminuzione significativa dei valori termici e a un ritorno alla normalità per il periodo. Questa transizione graduale dal caldo anomalo al freddo stagionale richiederà pazienza, ma promette di riportare l’Italia a un contesto meteo più tradizionale.
Mitezza davvero ostinata!
La perturbazione in arrivo non comporterà un abbassamento immediato delle temperature, che rimarranno sopra la media per alcuni giorni ancora. Ciò significa che dovremo aspettare un po’ prima di poter indossare cappotti e sciarpe e di poter godere di un clima più adeguato alla stagione invernale.
Il ritorno del freddo
In conclusione, dopo giorni di mitezza primaverile in pieno inverno, il meteo si appresta a vivere un importante cambiamento. La perturbazione atlantica in arrivo rappresenta l’atteso ritorno della pioggia e delle nevicate, nonché l’inizio di un graduale calo delle temperature. Tuttavia, per un freddo vero e temperature sotto le medie, bisognerà attendere almeno fino alla metà di febbraio. Questa evoluzione climatica segna la fine di un periodo eccezionale e l’avvio di una fase più conforme alle aspettative stagionali, restituendo all’Italia il suo abituale clima invernale.