La start-up Real Ice e il suo audace progetto: come si può rigenerare il ghiaccio polare?
La Real Ice, una start-up britannica, ha lanciato un progetto rivoluzionario per risolvere uno dei problemi ambientali più critici causati dall’impatto umano: la fusione della calotta glaciale artica. Questo fenomeno, che potrebbe portare alla totale scomparsa del ghiaccio marino entro il 2040, è ora l’obiettivo di un progetto ambizioso che punta a ricongelare l’Artico.
Il metodo ideato da Real Ice è tanto semplice quanto stupefacente: utilizzare l’acqua marina per rafforzare e incrementare lo spessore del ghiaccio già presente. Tra gennaio e maggio, la start-up ha effettuato una serie di esperimenti, pompendo acqua salata dall’oceano e distribuendola sulla superficie ghiacciata. Questa tecnica ha permesso di aumentare lo spessore del ghiaccio di circa 50 centimetri, un risultato che ha superato le previsioni iniziali e che è stato descritto come molto promettente.
Il processo di rigenerazione del ghiaccio
Il processo utilizzato consiste nel forare la calotta glaciale per prelevare acqua direttamente dall’oceano sottostante. Questa acqua viene poi spruzzata sulla superficie della calotta, dove si congela rapidamente. L’acqua salata, versata sulla neve, contribuisce a eliminare le bolle d’aria intrappolate, migliorando la conduttività termica e facilitando il processo di ricongelamento.
Durante i test effettuati nella baia di Cambridge, in Canada, i ricercatori hanno osservato una crescita naturale di 25 centimetri di “buon ghiaccio” sulla parte interna della calotta. Questi risultati sono stati accolti con entusiasmo dal team di Real Ice e hanno alimentato l’ottimismo riguardo alla possibilità di applicare questa tecnica su una scala più ampia.
Un futuro più freddo per l’Artico?
Secondo gli esperti di Real Ice, estendendo questo metodo a oltre il 10% della superficie artica, si potrebbe effettivamente invertire la tendenza alla fusione che ha caratterizzato quest’area negli ultimi anni. Questa prospettiva offre una speranza contro le previsioni più catastrofiche che prevedono un Artico completamente privo di ghiaccio durante i mesi estivi già a partire dal 2030.
Il progetto di Real Ice non solo dimostra un approccio innovativo e potenzialmente rivoluzionario alla gestione del meteo, ma rappresenta anche un esempio concreto di come la tecnologia possa essere utilizzata per correggere gli errori passati e proteggere l’ambiente naturale per le future generazioni.