Il meteo estivo e l’ulteriore contrazione dei ghiacciai svizzeri
Il meteo estivo ha avuto un impatto significativo sui ghiacciai svizzeri, che hanno visto una riduzione ulteriore del loro volume, un fenomeno che peggiora le conseguenze dei cambiamenti climatici. Questa contrazione segue un biennio particolarmente dannoso, durante il quale il ghiaccio si è ridotto di oltre il 10%. Gli specialisti del team di osservazione della criosfera dell’Accademia delle Scienze Svizzera hanno rivelato che le temperature elevate registrate a luglio e agosto, unite all’effetto di assorbimento del calore della polvere rossastro-gialla proveniente dal deserto del Sahara e depositatasi sui ghiacciai elvetici, hanno causato una perdita del 2,5% del loro volume quest’anno.
Il meteo invernale non è riuscito a proteggere i ghiacciai
Nonostante il meteo invernale avesse portato condizioni “estremamente favorevoli” fino a giugno, con una quantità di neve caduta superiore del 30% rispetto alla media, che aveva fornito una copertura protettiva aggiuntiva ai ghiacciai, l’aumento delle temperature ha portato a una rapida fusione. L’Accademia ha dichiarato che “agosto ha registrato la maggiore perdita di ghiaccio mai rilevata da quando sono iniziate le misurazioni”.
Il meteo e l’inarrestabile ritiro dei ghiacciai
Il ritiro e la disintegrazione delle lingue glaciali continuano inarrestabili a causa dei cambiamenti climatici, con una perdita di volume del 2,5%, superiore alla media degli ultimi dieci anni. Gli esperti della rete di monitoraggio dei ghiacciai in Svizzera, nota come GLAMOS, hanno osservato che più della metà dei ghiacciai monitorati ha perso completamente la copertura nevosa durante l’estate.
Il meteo estivo e i tassi di fusione dei ghiacciai
Alcuni dei punti di misurazione più elevati sui ghiacciai, come Plaine Morte, Gries nel sud e Silvretta nell’est, hanno registrato tassi di fusione di un metro o più. GLAMOS ha identificato tre fattori principali: temperature medie dell’aria “molto alte” a luglio e agosto, condizioni meteorologiche favorevoli in questi mesi senza nuove nevicate, e venti di sud-ovest durante l’inverno e la primavera che hanno trasportato la polvere sahariana sulle Alpi, causando un effetto di riscaldamento sul ghiaccio.
La Svizzera e la scomparsa dei suoi ghiacciai
La Svizzera, che ospita il maggior numero di ghiacciai di qualsiasi paese europeo, ha visto scomparire il 4% del suo volume glaciale totale l’anno scorso, segnando il secondo più grande declino in un singolo anno dopo una diminuzione del 6% nel 2022.