La crisi idrica in Spagna: se ne comincia a parlare
In Andalusia, i residenti temono di lavare i propri figli con l’acqua del rubinetto e persino i cani rifiutano di berla. La maggior parte dei residenti si raduna attorno a cisterne d’acqua al mattino e dopo pranzo, dove ora si concentra la vita della città spagnola. Lungo la strada Holanda, sempre più auto si fermano con dozzine di contenitori di plastica vuoti nei loro bagagliai.
Una situazione parossistica
Il camion cisterna non arriva di domenica, quindi la gente deve fare scorta. Se non lo fanno, non possono lavarsi i denti o cucinare la cena. La mancanza di acqua potabile non è un problema nuovo. I residenti vivono così dal 17 aprile 2023, quando il governo dell’Andalusia ha dichiarato l’acqua del rubinetto non adatta al consumo umano. Il mese scorso, la Catalogna ha dichiarato uno stato di emergenza per siccità, imponendo restrizioni idriche che colpiscono circa sei milioni di persone a Barcellona e adiacenze. Queste sono solo alcune delle conseguenze di tre anni di precipitazioni enormemente inferiori alla media e temperature record elevate causate dal cambiamento climatico in Spagna.
Alcune scoperte
I ricercatori dell’Università di Córdoba affermano che non è solo la siccità ad aver causato la difficile situazione nel sud della Spagna. Lo sviluppo e l’aumento dell’allevamento di bestiame hanno portato a un aumento del consumo di acqua. Le autorità locali hanno proposto una soluzione al problema, che dicono dovrebbe restituire l’acqua potabile ai rubinetti delle persone entro marzo.
Le motivazioni e la paura per l’Italia
Ma al di là di questa trattazione fatta finora, la domanda che sorge spontanea è: questa situazione è così drammatica arriverà anche in Italia? Sicuramente il nostro Paese è uno dei più a rischio siccità e desertificazione dell’intero bacino del Mediterraneo. Per adesso, non sussistono le condizioni di crisi gravissima che c’è in Andalusia, ma comunque bisogna stare attenti, perché ai cambiamenti climatici potranno comportare delle conseguenze gravi anche nei nostri territori.