Il cambiamento climatico in arrivo
Il periodo di clima mite che ha caratterizzato l’Italia e gran parte dell’Europa sta per concludersi. Un cambiamento climatico significativo è in arrivo, con effetti benefici anche sulla qualità dell’aria, particolarmente compromessa dallo smog nelle grandi città, come Milano.
Un cambiamento radicale delle condizioni meteo
Un vero e proprio stravolgimento delle condizioni meteo è previsto, con l’inizio di una fase turbolenta che potrebbe durare fino alla fine di Febbraio. Piogge abbondanti, il ritorno della neve in montagna e venti a tratti molto forti sono attesi, accompagnati da un calo delle temperature che torneranno a valori più consueti per il periodo, se non inferiori.
L’anticiclone si dissolverà, lasciando spazio a una serie di perturbazioni mosse da correnti di aria polare. Tutto avrà inizio giovedì 22, con l’avvio della fase di maltempo a partire dal Nord Italia, collegata all’avanguardia di un’intensa perturbazione all’interno di una vasta saccatura centrata sul Regno Unito.
La circolazione atmosferica subirà una trasformazione radicale, favorendo il ritorno a condizioni climatiche più tipiche del periodo invernale. I fronti perturbati colpiranno l’Italia a più riprese, con l’ingresso di aria più fredda di origine polare che influenzerà le condizioni meteo su tutto il territorio nazionale nel corso del weekend.
Le prime zone interessate
Le prime zone a essere interessate saranno quelle alpine e prealpine, seguite dalla Liguria e, progressivamente, dalla Val Padana. Assisteremo anche al ritorno della neve sulle Alpi, che inizialmente si depositerà ad altitudini superiori ai 1300-1500 metri, a causa della presenza di aria ancora relativamente mite.
Un’ondata di neve in arrivo sulle Alpi Centro-Orientali
Il picco del maltempo è previsto per venerdì 23 Febbraio, quando l’arrivo del ramo più intenso del fronte perturbato porterà a un ulteriore peggioramento delle condizioni. Le piogge più intense interesseranno la Lombardia e il Nord-Est, con accumuli notevoli previsti nelle aree prealpine e pedemontane.
La quota neve scenderà bruscamente sulle Alpi Centro-Orientali, raggiungendo i 1000 metri o anche quote inferiori durante le precipitazioni più intense. Un fenomeno simile si verificherà anche sull’Appennino, con il limite delle nevicate in discesa verso i 1000-1200 metri sulla dorsale settentrionale.
Il fine settimana sarà caratterizzato da condizioni meteo avverse, con l’Italia sotto l’influenza di una persistente depressione atlantica e l’ingresso di aria più fredda alle quote superiori dell’atmosfera. Ci sarà spazio per ulteriori nevicate su Alpi e Appennini, sebbene i fenomeni saranno più intermittenti e meno intensi.
Al termine dell’evento meteorologico, si prevedono notevoli accumuli di neve fresca, soprattutto su alcune aree delle Alpi Centro-Orientali, dove potrebbero depositarsi fino a 80-100 cm di manto bianco sopra i 2000 metri. Questa neve rappresenterà una risorsa preziosa per le montagne, dopo le scarse precipitazioni nevose degli ultimi mesi.