Un inizio di primavera turbolento
Dopo aver trascorso un inverno insolitamente mite, l’Europa e l’Italia si trovano ora di fronte a un’imminente svolta nelle condizioni meteorologiche. Le perturbazioni che hanno caratterizzato l’inizio di marzo non sembrano voler rallentare e, al contrario, indicano un trend di maggiore instabilità e abbondanza di precipitazioni.
Questa trasformazione del clima, tanto attesa, è stata scatenata dal Final Warming avvenuto a fine febbraio, un evento che di solito segnala la fine dell’inverno polare e che quest’anno si è manifestato con un anticipo notevole.
Gli effetti del Final Warming
Il Final Warming stratosferico ha causato un significativo indebolimento del vortice polare, permettendo così alle masse d’aria più fredde di spostarsi verso sud e generando un cambiamento radicale nel tradizionale schema barico.
Questo fenomeno, che di solito indica il passaggio tra le stagioni, sta contribuendo a rendere questo mese di marzo particolarmente movimentato, con un flusso costante di perturbazioni che stanno colpendo l’Italia e gran parte dell’Europa.
Rischio freddo tardivo
Gli esperti meteo ora si concentrano sulle previsioni che, dopo il 10 marzo, annunciano l’arrivo di una forte ondata di freddo proveniente dall’est. Questo gelo tardivo potrebbe interessare tutta l’Europa centrale, Italia inclusa, con possibili condizioni più invernali di quanto ci si aspetterebbe in questo periodo.
Il modello europeo ECMWF prevede la possibilità di freddo e neve tra il 12 e il 15 marzo, un ritorno a condizioni tipicamente invernali, ma è necessario attendere ulteriori conferme per capire quali aree saranno effettivamente interessate.
Le previsioni per la seconda metà di marzo: cosa aspettarsi?
Se le previsioni si rivelassero corrette, potremmo assistere a un significativo calo delle temperature e a nevicate che potrebbero raggiungere anche le zone di pianura. Questa eventualità sottolinea l’importanza di essere pronti a fronteggiare un’ulteriore fase di maltempo invernale, nonostante ci troviamo in piena primavera meteorologica. Per il momento, tuttavia, è necessario attendere ulteriori sviluppi per avere un quadro più chiaro della situazione.