Il meteo delle ultime tre settimane è stato letteralmente scatenato, come una bibita gassata che, se sballottata eccessivamente, esplode all’apertura. La rimozione dell’Anticiclone ha portato a un cambiamento immediato delle condizioni climatiche, che in realtà non rappresenta un enorme cambiamento, trattandosi di perturbazioni atlantiche. Tuttavia, gli effetti prodotti sono stati enormi, a causa delle temperature eccessivamente alte durante l’inverno che hanno riscaldato più del solito il Mediterraneo, fornendo energia termica e potenziale spendibile alle prime ondate di maltempo.
Le prime ondate di maltempo sono state cattive, così come le successive. Attualmente sta transitando l’ennesima perturbazione nord atlantica e si sta sviluppando un altro vortice ciclonico mediterraneo. I pericoli del meteo di marzo, soprattutto dopo un inverno come quello descritto, sono numerosi. In primo luogo, la troppa neve in presenza di temperature in rapido aumento aumenta il rischio di valanghe. Inoltre, le abbondanti piogge, spesso concentrate nelle stesse zone, fanno crescere il rischio idrogeologico.
Questi rischi erano stati ampiamente previsti, e quando la svolta meteorologica si intravedeva appena, si era accennato al fatto che marzo e la primavera avrebbero potuto rappresentare un pericolo a causa della troppa pioggia e neve, e delle precipitazioni concentrate in un breve lasso di tempo. In conclusione, siamo stati facili profeti, ma chiunque conosca un minimo la materia avrebbe potuto stilare le medesime conclusioni.