La primavera si è dimostrata migliore dell’inverno, ma non è stato difficile superare le aspettative di una stagione fredda che non ha mai realmente preso piede. Durante gli ultimi mesi invernali, molti di noi hanno atteso con ansia l’arrivo del freddo, sperando in un ritorno alle condizioni climatiche a cui eravamo abituati. Tuttavia, nonostante gli sforzi e le ricerche di segnali incoraggianti, abbiamo dovuto arrenderci all’evidenza: il freddo non è arrivato.
Fin dal mese di gennaio, abbiamo scrutato il cielo e analizzato le previsioni meteorologiche alla ricerca di indizi che potessero preannunciare un inverno rigido, con temperature basse e precipitazioni nevose. Le dinamiche atmosferiche sembravano promettere un cambiamento, ma la complessità di questi fenomeni ci ha portato a dover ammettere la nostra sconfitta.
Le variabili climatiche hanno giocato a nostro sfavore, permettendo all’Anticiclone Africano di dominare il clima del nostro paese. Questo ha impedito l’arrivo del freddo, lasciandoci con un inverno insolitamente mite. Nonostante ciò, non possiamo dire che tutto sia stato inutile. Anche se non abbiamo avuto il freddo che ci aspettavamo, le ultime due settimane ci hanno regalato un assaggio di maltempo, con pioggia e neve, che ci ha fatto ricordare come dovrebbe essere un vero inverno.
Nonostante le difficoltà, non possiamo dire che le nostre parole siano state completamente inutili. Parlare di cambiamento climatico ha avuto un suo effetto, anche se non quello di riportare il freddo. Almeno possiamo dire di aver assistito a delle perturbazioni atlantiche, a delle precipitazioni e a delle nevicate, segnali di un clima che si sta muovendo verso la normalità.
Con l’arrivo della primavera, sembra che la normalità stia finalmente prendendo il sopravvento. Questo potrebbe essere un buon segno per la seconda metà di marzo, per aprile e infine per maggio. Forse, dopo un inverno così atipico, potremo finalmente assistere a un ritorno alle condizioni climatiche a cui siamo abituati.
Nonostante alcuni tasselli siano tornati al loro posto, il puzzle del clima è ancora lontano dall’essere completo. Non possiamo ancora dire di aver capito appieno le dinamiche che regolano il nostro clima, ma possiamo sperare che, passo dopo passo, riusciremo a ricostruire l’immagine di un clima equilibrato e prevedibile. E forse, in futuro, non dovremo più parlare di inverni che non ci sono stati.