Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
Basterebbe pensare a maggio: avevamo ipotizzato un mese estremamente piovoso e si sta rivelando tale in molte zone d’Italia. Ad aprile, quando fu stilata tale proiezione, molti ci dicevano che avevamo torto, che non si poteva sapere cosa sarebbe accaduto da lì a un mese, ecc. Ebbene, abbiamo avuto ragione, ma avremmo potuto avere torto. Quindi, quando si parla di meteorologia e previsioni meteo, tutto è relativo.
Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
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In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
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Chi ha torto o ragione? Vi siete mai posti questa domanda? Un quesito che potrebbe riguardare i previsori meteo, i climatologi, o tutte quelle discussioni relative alla normalità o meno di una stagione.
Un interrogativo che si potrebbe applicare a qualsiasi ambito meteorologico, ma che non ha una risposta definitiva. Esatto, secondo noi non ha senso pensare in termini di torto o ragione quando si tratta di una materia così complessa e mutevole come la meteorologia. Lo stesso vale per la climatologia, anche se in quest’ultimo caso la statistica gioca un ruolo cruciale.
La statistica serve a determinare se le temperature sono state superiori o inferiori alle medie stagionali, lo stesso vale per la pluviometria. Se si inventano dati, si avrà torto; viceversa, se si commentano dati reali, la ragione sarà dalla nostra parte.
In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
È successo in passato e succederà ancora. Ed è per questo che vi diciamo che in meteorologia il giusto o sbagliato è relativo e prima di sostenerlo bisognerebbe riflettere un po’ di più. Perché talvolta capita di leggere critiche accese, magari relative a proiezioni mensili o stagionali, per poi rendersi conto che quella proiezione era corretta.
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In meteorologia, le previsioni possono cambiare da un momento all’altro e anche chi inizialmente aveva torto – magari inventandosi la previsione – paradossalmente potrebbe arrivare ad avere ragione. Sì, è proprio così… Ci avete mai pensato? Beh, se non l’avete fatto, siamo qui a farvelo notare.
Perché succede? Perché è capitato anche a noi di avere torto inizialmente e ragione successivamente. Non perché ci fossimo inventati una previsione, sia chiaro, ma perché basando le nostre analisi su un particolare modello previsionale avevamo ipotizzato qualcosa che sembrava non potersi più realizzare, ma che invece si è realizzato.
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