Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
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La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
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La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
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La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
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La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
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Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
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In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
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Il temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovuto al ritorno dell’alta pressione, offre un breve sollievo, ma le previsioni meteo indicano un giugno tutt’altro che promettente. Come già evidenziato in precedenti analisi, questa tregua sarà di breve durata. L’anticiclone avrà una presenza limitata al Nord, mentre al Sud persisterà fino alla fine della prossima settimana, almeno fino al 13-14 giugno.
Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
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Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
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La Pianura Padana sotto osservazione
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Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
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Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
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Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
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Un giugno che ricorda maggio
Non c’è scampo: giugno sarà simile a maggio, ma con temperature inevitabilmente più alte. Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica tra Atlantico ed Europa richiederà più tempo del previsto, con condizioni meteo che potrebbero rimanere dinamiche fino a metà estate, seguendo il trend osservato in primavera.
In altre parole: sole e caldo saranno prerogativa solo di luglio e agosto al Nord. La stabilità atmosferica sarà presente solo per due o tre giorni, ma con condizioni molto calde. Non a caso, per l’intera settimana del 10-14 giugno, il Nord Italia e parte delle regioni centrali saranno colpite da un fronte freddo proveniente da una vasta saccatura nord-europea, portando piogge, temporali e fenomeni estremi.
La Pianura Padana sotto osservazione
La Val Padana ha visto l’arrivo del caldo umido. Questa è una pessima notizia, in quanto, con l’arrivo di fronti da nord, sarà compromessa gran parte della seconda decade di giugno. Questi fenomeni interesseranno principalmente il Nord, mentre il Sud sarà soggetto al caldo proveniente dal Nord Africa.
Il Sud Italia in un forno
Il Sud Italia, invece, continuerà a essere totalmente condizionato dal caldo nordafricano, con temperature elevate che persisteranno per gran parte di giugno, a tempo indeterminato. Questo contrasto tra Nord e Sud evidenzia la complessità e l’ostinazione del pattern meteorologico attuale, che non mostra segni di cambiamento significativo a breve termine.
Le regioni settentrionali dovranno quindi prepararsi a ulteriori periodi di instabilità atmosferica, con un continuo alternarsi di brevi periodi di caldo seguiti da nuovi temporali. Dall’altro lato, il Sud Italia e le Isole Maggiori continueranno a sperimentare un caldo persistente, caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.