L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.
L’Anticiclone Africano sta esercitando una notevole influenza sul nostro territorio, determinando un innalzamento significativo delle temperature. In questo contesto, emerge un crescente desiderio di cambiamento e la speranza di un sollievo dalle condizioni estreme. Fortunatamente, sembra che ci sia una possibilità di vedere un calo delle temperature a breve termine. Durante il weekend del 22-23 Giugno, aria relativamente più fresca proveniente dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione, portando una diminuzione sensibile delle temperature.
Possibile crollo termico o semplice rientro nella media stagionale?
Alcuni esperti prevedono un vero e proprio crollo termico, accompagnato da instabilità meteorologiche, mentre altri ritengono che l’Anticiclone Africano riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti, mantenendo le temperature elevate. Nonostante queste divergenze, è certo che si respirerà un po’ di sollievo, grazie anche a una discreta ventilazione occidentale che potrebbe spezzare la morsa della calura sahariana.
Le temperature attuali stanno superando i 35°C in molte zone, con punte che arrivano a sfiorare i 40°C nelle regioni interne. Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia sono tutte coinvolte in questa ondata di calore, con particolari criticità nelle aree urbane, dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. Le Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia, non sono risparmiate da questo fenomeno, con temperature che raggiungono valori estremi anche nelle località costiere.
Il ruolo dell’Alta Pressione delle Azzorre
Negli ultimi anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più comuni, sostituendo gradualmente le vecchie estati dominate dall’Anticiclone delle Azzorre. Questa struttura, che un tempo garantiva estati miti e stabili, sembra essersi ritirata nell’Atlantico, lasciando spazio all’espansione dell’Anticiclone Africano. Le ragioni di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiare, ma gli effetti sono ormai evidenti a tutti.
La ricerca di una data precisa per la fine della canicola è quindi comprensibile. Gli abitanti delle città, in particolare, cercano disperatamente un barlume di speranza in questo tunnel di caldo insopportabile. La possibilità di un calo termico nel weekend rappresenta una luce in fondo al tunnel, una possibilità concreta di trovare sollievo anche solo per qualche giorno.
Prospettive a lungo termine: un futuro incerto
Le previsioni a lungo termine, però, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le statistiche meteo mostrano una tendenza chiara verso un aumento delle temperature medie, segno che le estati future potrebbero essere ancora più calde e secche di quelle attuali. La normalità meteorologica di un tempo sembra essere ormai un ricordo lontano, soppiantata da una nuova realtà dominata da ondate di calore sempre più intense e frequenti.
Anche se l’Anticiclone delle Azzorre dovesse tornare a influenzare il nostro meteo, è improbabile che riesca a ripristinare le condizioni meteorologiche di un tempo. La struttura anticiclonica africana sembra essere ormai radicata nel nostro scenario meteorologico estivo, e le sue incursioni sono destinate a diventare sempre più frequenti e persistenti.