Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
Non se consideriamo la normalità stagionale, ma come sottolineato più e più volte qual è la normalità meteo climatica del nuovo millennio? Non certo quella di alcuni decenni fa, allorquando a prendere il sopravvento era l’Anticiclone delle Azzorre.
Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
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Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
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Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
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L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
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Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
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Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.
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Ecco, appunto, l’Anticiclone delle Azzorre. Scalzato prepotentemente dall’Anticiclone Africano, da quella struttura anticiclonica che ormai non si limita a farci visita esclusivamente in Estate, no. Spesso e volentieri viene a trovarci fuori stagione, facendo sì che il trend termico punti costantemente verso l’alto, verso il sopra media.
L’Estate 2024, però, sembra avere altri piani. Non perché lo voglia, piuttosto perché costretta da un’atmosfera che sta evidenziando chiari segnali di condizionamento. Che sia La Nina o un’altra causa non importa, quel che conta – come al solito – è il risultato. Un risultato che al momento parla chiaro: variabilità, se preferite dinamicità.
Non ci sono i presupposti, a quanto pare, per un consolidamento della bella stagione. Forse è meglio così, forse no. Per la canicola meglio il fresco, o forse no. Per la canicola meglio o temporali, o forse no. Dipende dall’entità dei fenomeni, perché ultimamente registriamo sempre più spesso fenomeni davvero violenti.
Nubifragi, grandinate, trombe d’aria. Ma che pretendiamo? Se gli sbalzi termici sono così violenti il risultato non può che essere l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Però si potrebbe pretendere qualcos’altro, pretendere semplicemente un po’ di normalità stagionale.
Normalità che non può essere questa, ma diciamo che tra canicola e alluvioni c’è sempre la via di mezzo. Ci sarebbe l’Estate, anche un po’ caldo, ma senza particolari eccessi. Né verso le alte temperature né verso i potenti nubifragi. Più semplicemente ci sarebbe la via di mezzo dell’Estate mediterranea, ma questo è un altro discorso.
Chissà, chissà se luglio riuscirà a mettere le cose al loro posto oppure no. A quanto pare le premesse non sono affatto incoraggianti, ma ne parleremo in un altro editoriale.