Analisi meteo dell’estate 2024
Con l’arrivo dell’estate, è inevitabile fare un confronto con le ondate di calore degli anni passati. Quest’anno, fortunatamente, non abbiamo avuto bisogno di fare paragoni con l’estate del 2003. Questo è dovuto principalmente alla direzione dell’alta pressione, che ha seguito un percorso dal Nordafrica al Mediterraneo orientale, toccando il Sud Italia e la Sicilia. Negli anni passati, l’alta pressione si dirigeva verso la Penisola Iberica e la Francia, estendendo la sua influenza all’Europa centrale e quindi al Nord Italia.
Nel 2024, le correnti oceaniche predominano, spingendosi verso la Francia e la Germania e influenzando anche le regioni del Nord Italia. Questo ha portato a un eccesso di piovosità e a temperature non particolarmente elevate. Tuttavia, l’ondata di caldo è arrivata, e si è fatta sentire soprattutto nel settore centro-orientale, meno esposto alle correnti oceaniche.
Il meteo dell’estate 2024: un confronto con il passato
La configurazione generale delle correnti quest’anno sembra non favorire un’onda di calore come quella del 2003 in Italia. Questo è dovuto principalmente al fatto che nelle regioni settentrionali, anche a luglio, dovrebbe persistere un’influenza marginale delle correnti oceaniche, che limiteranno l’effetto del caldo africano. Al contrario, le altre regioni italiane saranno molto esposte al caldo, con picchi di calura probabilmente superiori a quelli del 2023.
Quest’anno, l’aria molto calda sembra propagarsi in modo più incisivo verso la penisola italiana e i Balcani. Allo stesso tempo, in Francia, nelle Isole Britanniche, in parte dell’Europa centrale e quindi nel Nord Italia, sembra emergere una situazione meteo più favorevole, con temperature meno roventi. Tuttavia, anche nel Nord Italia dell’ovest le temperature tenderanno a superare la media.
Il meteo e i fenomeni El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine di El Niño, prevedendo che l’arrivo di La Niña porterà un raffreddamento del clima in molte regioni, pur continuando il riscaldamento globale. El Niño ha avuto un’influenza significativa nelle ultime stagioni, tendendo ad aumentare la temperatura media. Questo, combinato con il cambiamento climatico, ha probabilmente portato a valori termici record in tutto il pianeta.
La Niña dovrebbe attenuare il riscaldamento globale, ma non è detto che avrà effetti di raffreddamento diffusi. Infatti, sembra che sia stata innescata una serie di anomalie a catena. L’estate 2024 potrebbe essere peggiore delle altre a causa delle diffuse anomalie climatiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dal caldo intenso del Nordafrica che, una volta espanso verso nord, sarà aggravato dalla potenza degli anticicloni.
Il meteo dell’autunno e dell’inverno 2024
La Niña non significa che l’estate rimanente sarà fresca, né che farà freddo già in autunno. Le proiezioni del Centro Europeo indicano temperature molto elevate per l’estate, con anomalie severe anche nei primi mesi autunnali. Un tempo, con La Niña ci saremmo aspettati un inverno freddo, o quantomeno nella media.
Stiamo entrando in quella fase dell’anno che vede temperature eccezionalmente elevate, superiori a tutti i 12 mesi. Questo succedeva in media tra metà luglio e Ferragosto, ma la situazione nell’ultimo ventennio è cambiata, nell’ultimo decennio ancor più. Per ora, possiamo dire che farà molto caldo, con un’accentuazione rispetto allo scorso anno degli eventi temporaleschi sulle regioni settentrionali e più occasionalmente anche verso sud. L’autunno è incerto, ma potrebbe essere caratterizzato da molta instabilità atmosferica con la genesi di temporali anche alluvionali.