Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
Le ultime rilevazioni dei modelli meteo hanno drasticamente ridimensionato questa presunta onda di freddo che avrebbe dovuto eliminare l’arsura africana dal nostro territorio. Tuttavia, ciò non implica che non ci saranno variazioni significative sullo stivale.
Continuità del calore africano
Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
Prospettive per la terza decade di Luglio
Quando arriveremo nella terza decade di luglio, dopo il 23 del mese, l’alta pressione potrebbe iniziare a mostrare segni di cedimento anche a causa di un deterioramento naturale dell’intera struttura anticiclonica. Ricordiamo infatti che un’alta pressione persistente per un lungo periodo su una stessa area tende gradualmente a invecchiare fino a indebolirsi, lasciando spazio a infiltrazioni di aria fresca alle alte quote.
Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
il caldo estremo potrebbe cedere il passo a un caldo un po’ più tollerabile, ma al momento siamo lontani dall’ipotizzare un vero e proprio raffreddamento. Nei prossimi aggiornamenti meteo cercheremo di capire se ci sarà margine per un’irruzione fresca atlantica in grado di eliminare letteralmente l’afa e la calura dal nostro territorio.
Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
Le ultime rilevazioni dei modelli meteo hanno drasticamente ridimensionato questa presunta onda di freddo che avrebbe dovuto eliminare l’arsura africana dal nostro territorio. Tuttavia, ciò non implica che non ci saranno variazioni significative sullo stivale.
Continuità del calore africano
Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
Prospettive per la terza decade di Luglio
Quando arriveremo nella terza decade di luglio, dopo il 23 del mese, l’alta pressione potrebbe iniziare a mostrare segni di cedimento anche a causa di un deterioramento naturale dell’intera struttura anticiclonica. Ricordiamo infatti che un’alta pressione persistente per un lungo periodo su una stessa area tende gradualmente a invecchiare fino a indebolirsi, lasciando spazio a infiltrazioni di aria fresca alle alte quote.
Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
il caldo estremo potrebbe cedere il passo a un caldo un po’ più tollerabile, ma al momento siamo lontani dall’ipotizzare un vero e proprio raffreddamento. Nei prossimi aggiornamenti meteo cercheremo di capire se ci sarà margine per un’irruzione fresca atlantica in grado di eliminare letteralmente l’afa e la calura dal nostro territorio.
Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
Le ultime rilevazioni dei modelli meteo hanno drasticamente ridimensionato questa presunta onda di freddo che avrebbe dovuto eliminare l’arsura africana dal nostro territorio. Tuttavia, ciò non implica che non ci saranno variazioni significative sullo stivale.
Continuità del calore africano
Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
Prospettive per la terza decade di Luglio
Quando arriveremo nella terza decade di luglio, dopo il 23 del mese, l’alta pressione potrebbe iniziare a mostrare segni di cedimento anche a causa di un deterioramento naturale dell’intera struttura anticiclonica. Ricordiamo infatti che un’alta pressione persistente per un lungo periodo su una stessa area tende gradualmente a invecchiare fino a indebolirsi, lasciando spazio a infiltrazioni di aria fresca alle alte quote.
Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
il caldo estremo potrebbe cedere il passo a un caldo un po’ più tollerabile, ma al momento siamo lontani dall’ipotizzare un vero e proprio raffreddamento. Nei prossimi aggiornamenti meteo cercheremo di capire se ci sarà margine per un’irruzione fresca atlantica in grado di eliminare letteralmente l’afa e la calura dal nostro territorio.
Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
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Continuità del calore africano
Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
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Quando arriveremo nella terza decade di luglio, dopo il 23 del mese, l’alta pressione potrebbe iniziare a mostrare segni di cedimento anche a causa di un deterioramento naturale dell’intera struttura anticiclonica. Ricordiamo infatti che un’alta pressione persistente per un lungo periodo su una stessa area tende gradualmente a invecchiare fino a indebolirsi, lasciando spazio a infiltrazioni di aria fresca alle alte quote.
Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
il caldo estremo potrebbe cedere il passo a un caldo un po’ più tollerabile, ma al momento siamo lontani dall’ipotizzare un vero e proprio raffreddamento. Nei prossimi aggiornamenti meteo cercheremo di capire se ci sarà margine per un’irruzione fresca atlantica in grado di eliminare letteralmente l’afa e la calura dal nostro territorio.
Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
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Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
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Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
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Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
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Quando arriveremo nella terza decade di luglio, dopo il 23 del mese, l’alta pressione potrebbe iniziare a mostrare segni di cedimento anche a causa di un deterioramento naturale dell’intera struttura anticiclonica. Ricordiamo infatti che un’alta pressione persistente per un lungo periodo su una stessa area tende gradualmente a invecchiare fino a indebolirsi, lasciando spazio a infiltrazioni di aria fresca alle alte quote.
Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
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Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
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Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
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Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
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Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
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Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
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Recentemente, si è diffusa la voce di un possibile mutamento repentino del meteo nella terza decade di luglio, che avrebbe portato un deciso abbassamento delle temperature in tutta Italia. Ma è ancora attuale questa previsione meteo?
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Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
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Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
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Senza dubbio, il calore africano ci accompagnerà per almeno altri 10 giorni su quasi tutta Italia, in particolare al centro-sud e sulle isole principali, dove al forte caldo si aggiungerà l’umidità relativa in aumento nelle pianure e lungo le coste. Il caldo sarà veramente soffocante, a tratti pesante, insostenibile e molesto sia di giorno che di sera, dalla Val Padana fino all’estremo sud. Per diversi giorni consecutivi potremmo superare i 40 o i 41 °C nelle aree interne del meridione e delle isole principali, soprattutto tra martedì e il prossimo fine settimana.
Prospettive per la terza decade di Luglio
Quando arriveremo nella terza decade di luglio, dopo il 23 del mese, l’alta pressione potrebbe iniziare a mostrare segni di cedimento anche a causa di un deterioramento naturale dell’intera struttura anticiclonica. Ricordiamo infatti che un’alta pressione persistente per un lungo periodo su una stessa area tende gradualmente a invecchiare fino a indebolirsi, lasciando spazio a infiltrazioni di aria fresca alle alte quote.
Infatti, è esattamente ciò che potrebbe succedere tra il 23 e il 26 luglio: l’alta pressione potrebbe indebolirsi notevolmente soprattutto sul suo margine settentrionale, facilitando l’ingresso di masse d’aria meno calde provenienti da nord-ovest. Questi flussi potrebbero portare numerosi temporali, anche abbastanza violenti, e una diminuzione delle temperature, tuttavia non particolarmente accentuata.
il caldo estremo potrebbe cedere il passo a un caldo un po’ più tollerabile, ma al momento siamo lontani dall’ipotizzare un vero e proprio raffreddamento. Nei prossimi aggiornamenti meteo cercheremo di capire se ci sarà margine per un’irruzione fresca atlantica in grado di eliminare letteralmente l’afa e la calura dal nostro territorio.