Il meteo estremo in Italia: un’analisi delle ondate di calore
Non c’è dubbio che l’Italia stia affrontando estati dal meteo estremo, con ondate di calore sempre più intense. Quest’anno non fa eccezione, ma le condizioni più gravi si sono verificate nell’Est Europa e nel Mediterraneo orientale, dove le ondate di calore sono state particolarmente aggressive.
Il meteo estremo del 2017: un caso di studio
Il 2017 è stato un anno di meteo estremo in Italia, con un’ondata di calore di proporzioni straordinarie. Il 4 agosto 2017 è stato il giorno più caldo del secolo, con una temperatura media in Italia che ha superato i 29 gradi. Questo supera persino i record stabiliti nell’agosto 2003 e nel luglio 1983. Questo picco di calore ha caratterizzato la prima decade di agosto.
Il meteo del passato, con le sue ondate di calore record, dovrebbe servire da lezione per il meteo del futuro. Le previsioni meteorologiche indicano che le ondate di calore continueranno ad essere un problema significativo.
Impatto delle ondate di calore sulla salute
Le ondate di calore non solo causano disagio, ma possono anche avere gravi conseguenze per la salute. Le malattie e i decessi causati dalle ondate di calore sono già numerosi e, senza misure di adattamento al cambiamento climatico, questi numeri cresceranno. Secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), misure come il rinverdimento urbano, una migliore progettazione edilizia e l’adeguamento degli orari di lavoro possono proteggere le fasce più vulnerabili della società.
Il rapporto dell’AEA, intitolato “Il cambiamento climatico come minaccia per la salute e il benessere in Europa: calore e malattie infettive”, sottolinea l’importanza di passare dalla pianificazione all’azione. È fondamentale migliorare la consapevolezza degli operatori sanitari e della sanità pubblica per rendere la popolazione europea più resiliente.
Le conseguenze delle alte temperature
Le alte temperature hanno un impatto significativo sulla salute, causando il maggior numero di decessi associati a rischi naturali in Europa. Senza adattamento, questi decessi aumenteranno a causa del cambiamento climatico. Oltre ai colpi di calore, ci sono altre condizioni da monitorare.
Le malattie infettive sensibili al clima, come la malaria e la dengue, si diffonderanno ulteriormente verso nord, aumentando il carico di malattia in Europa. Queste informazioni provengono dall’Osservatorio europeo del clima e della salute.
Le ondate di calore e la vulnerabilità della popolazione
Le ondate di calore, sempre più frequenti e intense, insieme all’invecchiamento della popolazione e alla crescente urbanizzazione, rendono le persone più vulnerabili ancora più esposte. Le scuole e gli ospedali situati in aree soggette all’effetto “isola di calore urbano” richiedono un adeguamento urgente. L’aumento delle temperature ha implicazioni anche per la salute e la sicurezza sul lavoro, causando una perdita media annua di 16 ore per lavoratore nei settori altamente esposti, con perdite maggiori nell’Europa meridionale.
Strategie per ridurre gli effetti del calore sulla salute
Ridurre gli effetti del calore sulla salute richiede un ampio spettro di soluzioni, tra cui piani d’azione efficaci, più aree urbane verdi, progettazione edilizia adeguata e adattamento degli orari di lavoro per ridurre l’esposizione.
Il cambiamento delle condizioni climatiche favorisce la diffusione di malattie infettive come malaria e dengue, aumentando il rischio di trasmissione in aree precedentemente non colpite, come l’Europa settentrionale. Il riscaldamento delle acque marine favorisce la proliferazione di pericolosi vibrioni, presenti in pesci e molluschi, che possono causare gravi malattie.
Insomma, non c’è solo il problema di avere caldo, ma al caldo conseguono numerosi rischi per la salute umana, e questi avvertimenti, da parte di Enti scientifici sono spesso inascoltato, anche quelli scattati nel 2017, 2022 e 2023 a seguito di ondate di calore estreme.
Analisi dettagliata delle ondate di calore del 2017
Il 1° agosto 2017, in Sardegna, le temperature hanno superato i 45 gradi nell’interno del sassarese e ad Alghero si sono registrati +41.9°C, un nuovo record assoluto. Il 2 agosto 2017, nel Lazio, a Guidonia si è registrato un nuovo record assoluto con +42.0°C. Il 3 agosto 2017, a Perugia Sant’Egidio si è registrato +41°C, battendo il record di 40.0°C del 1° e 2 agosto 2017. il 4 agosto 2017, a Forlì Aeroporto si è registrato +43,0°C, battendo il record precedente di 40°C del 29 luglio 1983.
L’estate del 2017 è stata la seconda più calda mai registrata dal 1800, seconda solo a quella del 2003, in particolare per quanto riguarda le temperature del mese di agosto. Nonostante l’elevata esposizione, l’estate 2017 non ha registrato un impatto significativo sulla salute della popolazione in termini di mortalità e accessi in pronto soccorso. L’elevata mortalità nell’inverno precedente potrebbe aver ridotto l’impatto delle elevate temperature estive.
Conclusioni
I rischi derivanti dalle ondate di calore devono costituire e impegnare le autorità a stabilire un fronte comune e organizzato di assistenza al cittadino. Vanno rinforzati i sistemi di emergenza sanitaria negli ospedali, aperte strutture climatizzate, vietata con leggi speciali tutte le attività lavorative all’esterno nelle ore più calde del giorno.