Il 12 Luglio, venerdì, ha segnato un giorno memorabile, con eventi che hanno evidenziato la potenziale imprevedibilità e ferocia del meteo, specialmente quando un alito di aria più fresca si infiltra in un contesto surriscaldato come quello attuale. L’Italia, avvolta in un autentico incendio africano, sta vivendo gli effetti estremi delle ondate di calore che ormai contraddistinguono i nostri estati del XXI secolo, manifestandosi non solo come calore intenso, ma anche come fenomeni di violenza inaudita.
Violente tempeste e ritorno alla calura
Forti temporali hanno portato grandine di dimensioni notevoli, colpendo anche metropoli come Milano. Questi fenomeni, sebbene di breve durata, hanno avuto un impatto significativo, distribuendosi però in modo non omogeneo. Dopo questa breve interruzione, il rafforzamento dell’Anticiclone Africano segna il ritorno di condizioni meteo estreme, con un’ondata di calore destinata a diventare eccezionale sia per durata che per intensità.
Il calore soffocante si farà nuovamente sentire anche nelle pianure del Nord Italia. A partire dal 18 luglio, le temperature sono previste in ulteriore aumento, con picchi di afa che raggiungeranno livelli stratosferici. L’aria sahariana, ancora più rovente, verrà spinta verso il basso da un potente anticiclone posizionato in quota, intensificando ulteriormente il calore su tutto il territorio nazionale.
Un caldo estenuante che non conosce sosta
L’azione di subsidenza dell’aria calda nei bassi strati atmosferici contribuirà a un ulteriore aumento delle temperature. Le aree più colpite saranno il Centro-Sud e le Isole Maggiori, ma anche il Basso Veneto e l’Emilia Romagna sentiranno gli effetti di questo calore estremo. Nonostante temperature leggermente più basse, il resto del Nord Italia non sarà risparmiato dal disagio causato dall’afa.
Si prevede che la colonnina di mercurio superi localmente i 40 gradi, arrivando in alcuni punti fino a 42-43 gradi, non solo nelle aree interne del Sud, ma anche nelle valli tra Toscana, Umbria e Lazio. In queste zone, il caldo sarà particolarmente torrido a causa dell’umidità molto bassa.
Le previsioni a lungo termine
La domanda che tutti si pongono è: quando terminerà questa fase di calore insopportabile? Non sono previsti cambiamenti significativi per tutta la prossima settimana. Solo a partire dal 22-23 luglio, l’anticiclone africano potrebbe iniziare a cedere, a seguito di un cambiamento nella circolazione atmosferica dovuto all’avanzata di una saccatura atlantica.
Con l’arrivo di aria più fresca, si prevedono condizioni molto insidiose per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi violenti, causati dai grandi contrasti termici. Le regioni del Nord Italia saranno le più esposte a rischio di nuovi nubifragi. Il refrigerio atteso non sarà quindi privo di conseguenze.