Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
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Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
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Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
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Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
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Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
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Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
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Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Il luglio 2023 è rimasto impresso nella memoria degli abitanti del Meridione, a causa delle condizioni di calore estremo che hanno caratterizzato quel mese, segnando un nuovo record per la storia meteorologica del Sud Italia. In particolare, la Sicilia e diverse zone meridionali hanno vissuto il mese più caldo mai registrato, con un calore incessante.
Le temperature durante quelle settimane di fuoco hanno raggiunto quasi i 50 gradi in alcune aree interne della Sicilia e della Sardegna, con punte di 43-45 gradi per diversi giorni consecutivi. I valori massimi registrati sono stati di 48,4 gradi in Sicilia e 48,2 gradi in Sardegna, cifre che normalmente non dovrebbero appartenere al nostro meteo, ma che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Un’onda di calore intensa, ma non paragonabile a quella del 2023
Da qualche giorno, il Sud Italia è in balia di un’ondata di calore molto forte che non dà segni di cedimento. Il caldo persiste da oltre una settimana, senza alcuna pausa. I temporali, purtroppo dannosi, hanno interessato solo il Nord, lasciando le regioni meridionali senza alcun sollievo dal caldo.
Le previsioni non sono incoraggianti. La situazione è destinata a peggiorare con il picco del calore previsto per la seconda metà della settimana. Il previsto cambiamento meteorologico per il weekend del 20-21 luglio è stato ridimensionato, anzi completamente annullato. Non c’è via di scampo, come si direbbe in inglese.
È possibile un confronto con il 2023?
La risposta è solo parziale. Le uniche aree che potrebbero avvicinarsi alle condizioni del 2023 sono le isole. In queste zone, il meteo del mese in corso potrebbe essere paragonabile a quello dell’anno precedente. Tuttavia, il calore del 2023 è stato più intenso, con temperature incredibili sia in quota che al suolo e un calore soffocante e pericoloso lungo le coste.
Indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un bis del 2023, ciò che colpisce è la frequenza e la ripetitività di questi episodi estremi. O si vive un calore infinito e infernale, o si subiscono eventi violenti, con grandinate gigantesche, venti forti e devastazioni di vario tipo. Insomma, non c’è via di mezzo.
Il meteo estremo è diventato una costante, con fenomeni di calore estremo che diventano sempre più comuni e impattanti. Le temperature elevate e i temporali intensi stanno cambiando il panorama meteorologico del Sud Italia, rendendo sempre più urgente l’adozione di misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.