La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
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Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
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Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
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La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.
La stagione estiva, un tempo caratterizzata da un meteo soleggiato e piacevole, sembra essere diventata un lontano ricordo. Non possiamo più ignorare la realtà: l’estate, un tempo tanto amata, è diventata una fonte di disagio. Per tre mesi all’anno (quest’anno, fortunatamente, solo due) siamo costretti a sopportare un caldo insopportabile.
Infatti, l’estate è diventata una stagione in cui dormiamo male, siamo irritabili, le batterie dei nostri dispositivi durano meno, ci sono frequenti blackout elettrici e passiamo più tempo al chiuso che in inverno a causa del caldo eccessivo.
Alcuni dati
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, negli ultimi due decenni, le morti attribuibili al caldo eccessivo in Europa sono aumentate del 94%, con una media di 60.000 all’anno. L’Italia detiene il triste primato con 18.000 decessi nell’estate del 2022, la seconda più calda da secoli, quasi al livello della terribile estate del 2003.
È importante notare che abbiamo registrato dodici mesi consecutivi in cui le temperature globali sono state costantemente 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, un dato allarmante che spesso viene ignorato dai media.
In Europa
Per ora, in Europa non abbiamo raggiunto le temperature estreme registrate in Asia, con minime di 40 gradi e massime di 50 gradi, ma le nostre estati sono ormai caratterizzate da ondate di calore e alluvioni devastanti. In Italia, nelle prime settimane di questa estate, abbiamo già sperimentato situazioni critiche, come l’alluvione in Valle d’Aosta e la grave siccità che sta colpendo la Sicilia, con effetti devastanti sull’agricoltura locale e la morte di pesci nei laghi. Eventi che un tempo erano considerati eccezionali, oggi sono diventati la norma.
Nonostante i media tendano ancora a presentare questi fenomeni come inaspettati e senza precedenti, la realtà è che erano prevedibili e ora sono diventati la triste realtà. Se per nove mesi all’anno possiamo ancora convincerci che il meteo e il clima non siano in piena crisi (nonostante le prove della crisi climatica siano evidenti anche nelle altre stagioni), in estate siamo costretti a confrontarci con la realtà. E forse dovremmo ricordare che avere 20 gradi in pieno inverno è come avere 45 gradi in estate.