Il panorama meteorologico italiano si presenta complesso con l’avvento dell’apice della stagione estiva. L’alta pressione proveniente dal Nord Africa si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche il nostro Paese.
Analisi delle previsioni meteo
Le attuali condizioni meteo prevedono un incremento notevole delle temperature, con un’ondata di calore africano che si estenderà fino all’Italia. Non si prevede un caldo record, ma sicuramente prolungato.
El Niño e La Niña: i fenomeni climatici
A giugno, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe mitigare il riscaldamento globale, senza necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È importante osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, aumentando la temperatura media globale, che, combinata con gli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
Agosto e Settembre 2024 potrebbero rivelarsi particolarmente difficili da prevedere dal punto di vista meteo, a causa di estese anomalie termiche previste dai centri di calcolo anche di 3°C sopra la media, forse come conseguenza di El Niño. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nord Africa, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni con effetto Dome.
Implicazioni della transizione meteo da El Niño a La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa.
La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano. In breve, La Niña avrà ripercussioni a scala globale, ma non sappiamo come e con che intensità in Italia.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per agosto e settembre con particolare enfasi sul sud del continente. In Italia, agosto si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che la prosecuzione dell’estate sarà particolarmente rovente.
Il mio timore è che la forte instabilità delle correnti oceaniche, dovuta alla novità prossima di La Niña, possa degenerare in eventi meteo violenti, con temporali di violenza insolita. Inoltre, la risposta del Mediterraneo, che si andrà a surriscaldare, offrendo energia ai sistemi nuvolosi, con conseguenze anche per il prossimo periodo del semestre invernale.