È indiscutibile che il riscaldamento globale sia responsabile di significative variazioni nel meteo. L’incremento delle temperature nell’area artica ha ridotto la differenza di temperatura, o gradiente, tra le regioni polari e quelle sub-tropicali. Questo ha portato a un rallentamento delle potenti correnti occidentali che regolavano le nostre latitudini, favorendo inoltre gli scambi meridiani di calore, noti come onde.
Quali sono le conseguenze?
Il risultato di questo fenomeno è che il promontorio anticiclonico africano si è esteso sempre più a nord, come dimostrato dalle analisi del meteo degli ultimi 30 anni.
Per comprendere meglio, immaginiamo una macchina ferma a un passaggio a livello, con treni che continuano a passare da sinistra a destra (le correnti occidentali zonali e quindi l’anticiclone delle Azzorre) e la macchina che non può attraversare (il promontorio nord africano). Ora, immaginiamo che i treni smettano improvvisamente di passare, permettendo alla macchina di attraversare il passaggio a livello a suo piacimento.
Il ruolo del promontorio anticiclonico africano in questo scenario è diventato sempre più evidente, tanto da poter parlare di maltempo anticiclonico africano.
Maltempo anche con il sole?
Esatto. Il promontorio anticiclonico nord africano ha caratteristiche diverse rispetto al suo omologo atlantico: possiede una massa d’aria molto più densa e pesante, oltre che più calda. La sua persistenza riscalda ulteriormente le masse d’aria vicine al suolo, comprimendole letteralmente (subsidenza in termini tecnici). E quando si manifesta in questo modo, il maltempo caldo africano è difficile da eliminare.
Quando potremmo vedere un cambiamento?
Secondo le ultime previsioni meteorologiche, il caldo intenso sulla nostra Penisola sarà duraturo, potremmo avere una breve pausa intorno al 3 di agosto, ma il caldo tornerà. Parliamo di questa nuova onda di calore in Italia, ma è importante sottolineare che per molte regioni della nostra Penisola, in particolare quelle meridionali, l’effetto del promontorio anticiclonico africano si fa sentire con persistenza dall’inizio della stagione estiva.