Il meteo del prossimo fine settimana sarà dominato dall’Alta Pressione, portando con sé condizioni tipicamente estive e un calore che si farà sempre più intenso. Le temperature massime, sia al Nord che al Sud, raggiungeranno i 35 gradi, con picchi superiori nelle aree interne del Centro Sud.
Un flusso instabile atlantico in quota sfiorerà le Alpi e le Prealpi, portando con sé probabili temporali e acquazzoni, alcuni dei quali potrebbero essere piuttosto intensi.
Il calore aumenterà progressivamente nei primi giorni della settimana successiva, a causa dell’espansione del promontorio anticiclonico nord africano su tutto il Mediterraneo centro occidentale.
Quali saranno le conseguenze?
Le aree costiere dovranno fare i conti con l’afa: le temperature elevate saranno accompagnate da alti tassi di umidità, rendendo difficile trovare sollievo, anche durante la notte. Al contrario, nelle aree interne del centro e del sud, sarà il caldo torrido a farla da padrone, con temperature che in molti casi supereranno i 40 gradi, sebbene con tassi di umidità decisamente più bassi.
Le estati sempre più calde sono la nuova normalità?
Sfortunatamente, i dati degli ultimi anni confermano che il nostro Mare Nostrum, così come gran parte dell’Europa occidentale, è un hotspot climatico, ovvero una delle aree del pianeta dove il riscaldamento globale sta avanzando più rapidamente della media.
E se dopo un periodo di calore intenso, tornassero le piogge?
Non dovrebbero causare danni significativi.
Il riscaldamento globale porta ad un aumento della frequenza degli eventi precipitativi estremi, poiché l’aumento delle temperature comporta anche un aumento della capacità dell’aria di trattenere l’umidità. Più le temperature salgono, più l’atmosfera è in grado di immagazzinare vapore acqueo, il che si riflette nell’intensità delle precipitazioni. Queste, in occasione di passaggi perturbati più o meno organizzati, possono risultare molto abbondanti.