Con l’arrivo del 1° giugno, abbiamo dato il benvenuto all’estate meteorologica, una stagione che si distingue per le sue temperature più alte e le sue giornate più lunghe e luminose. Questo mutamento nel meteo incoraggia le attività all’aria aperta, anche se il calore estremo potrebbe non farsi sentire subito. Il solstizio d’estate, previsto per il 20 giugno 2024 alle 22.51 ora italiana, segnerà l’inizio dell’estate astronomica, con l’emisfero settentrionale che riceverà la massima quantità di luce solare.
Le proiezioni per l’estate 2024 prevedono una stagione particolarmente torrida, con un rischio reale di ondate di calore di straordinaria intensità. Nonostante le opinioni contrarie, affermare ciò non è allarmismo, ma un’analisi basata su prove tangibili. Infatti, durante l’estate precedente, molte località hanno registrato temperature fino a 47°C, superando i record storici di 3-4°C.
L’innalzamento anomalo delle temperature del pianeta si riflette anche nelle temperature degli oceani, decisamente superiori alla media. Il Nordafrica, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali del Sahara, è tormentato da ondate di calore ricorrenti, con temperature che raggiungono quasi i 45°C e un tasso di umidità soffocante. L’indice di calore risultante è devastante per l’organismo umano.
In Italia, le temperature primaverili sono state superiori alla media, con forti variazioni termiche durante il periodo. Aprile ha visto l’alternanza di ondate di calore straordinarie e periodi di freddo intenso, mentre maggio è stato caratterizzato da abbondanti precipitazioni nel Nord Italia e temperature medie giornaliere fredde. Tutto ciò è dovuto alle temperature superiori alla media dell’atmosfera terrestre e a un’umidità maggiore causata dall’aumento dell’evaporazione.
I modelli matematici di previsione indicano che l’estate 2024 in Italia avrà una temperatura media di circa 2°C superiore alla norma di riferimento. Non è possibile prevedere con certezza se si ripeteranno le temperature estreme dell’anno scorso o se ci saranno periodi di variabilità atmosferica con improvvisi cali e aumenti di temperatura, poiché si tratta di valutazioni climatiche e non di previsioni precise.
Le ondate di calore sono diventate sempre più frequenti e persistenti, interessando l’intero Bacino del Mediterraneo anche per 15-20 giorni consecutivi. La popolazione, temendo di dover affrontare un’altra estate come quelle recenti, sta acquistando climatizzatori come mai prima d’ora.
È importante sottolineare che le regioni meridionali, nell’estate 2023, hanno avuto una situazione atmosferica meno critica rispetto a quelle del centro-nord, dove le ondate di calore si verificano più frequentemente, originate tra la Spagna nordorientale e la Francia. Lì si formano anticicloni di straordinaria potenza che comprimono l’aria negli strati bassi, surriscaldandola in modo anomalo e portando le temperature a livelli incredibili. Questo fenomeno, noto come effetto “Dome” delle Alte Pressioni, può manifestarsi anche durante la stagione invernale, innalzando lo zero termico a quote stratosferiche.
La situazione idrica preoccupa per l’estate 2024, soprattutto in alcune aree meridionali italiane e in Sicilia, dove è già gravissima. Le previsioni stagionali non mostrano segnali di cambiamento, e non si prevedono anomalie atmosferiche estreme come quelle verificatesi miracolosamente nell’estate 2018 in Sardegna, che portarono piogge abbondanti ponendo fine a una siccità storica.
L’estate 2024 sarà calda e rovente, con una temperatura media massima di gran parte delle città italiane stabilizzata intorno ai 35°C e un graduale aumento del tasso di umidità nel corso della stagione. Le ondate di calore spingono la temperatura fino a sfiorare o superare i 40°C in alcune città, un valore ormai superato ogni anno. In meteorologia, soprattutto in Italia, c’è una diatriba che si trasforma in una guerra di informazione finalizzata a ottenere visibilità, ma è preferibile basarsi su dati concreti e valutazioni oggettive per fornire previsioni accurate.