Il programma Copernicus, precedentemente noto come Global Monitoring for Environment and Security (GMES), è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e la Commissione Europea. Avviato nel 2001 a Göteborg, il suo obiettivo principale è l’osservazione della Terra per garantire la sicurezza e la tutela dell’ambiente.
Origini e sviluppo
Il programma GMES, inaugurato nel 2001, ha vissuto una fase di sviluppo iniziale che si è protratta fino al 2003. Nel 2014, ha assunto il nome di Copernicus, in omaggio al grande astronomo Nicolaus Copernicus, la cui ricerca ha rivoluzionato la nostra percezione dell’universo. Questa nuova denominazione riflette l’aspirazione del programma di fornire una visione globale e senza limiti del nostro pianeta, in linea con la rivoluzione copernicana che ha aperto nuovi orizzonti scientifici.
Funzionamento e elementi costitutivi
Copernicus si basa su una rete intricata di sistemi che raccolgono dati da diverse fonti. Tra queste, spiccano i satelliti di osservazione della Terra, in particolare quelli della serie Sentinel, progettati appositamente per rispondere alle necessità del programma. Un ruolo fondamentale è svolto anche dai sensori in-situ, ossia stazioni terrestri, sensori aerei e marittimi che forniscono dati complementari a quelli satellitari. Queste informazioni vengono poi elaborate per offrire una serie di servizi informativi basati su dati affidabili e quasi in tempo reale, disponibili gratuitamente per tutti gli utenti.
Aree di applicazione
Copernicus fornisce dati utili in vari ambiti, tra cui la gestione delle aree urbane, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, la pianificazione regionale e locale, l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca, la salute, la protezione civile, le infrastrutture, i trasporti e la mobilità, il turismo. Questi servizi contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei e non solo, fornendo dati essenziali per la gestione delle risorse naturali, l’intervento in caso di emergenze e la pianificazione ambientale.
Partnership
La gestione del programma Copernicus è affidata alla Commissione Europea, che collabora con vari partner, tra cui l’ESA, EUMETSAT, ECMWF, agenzie dell’UE e altre organizzazioni internazionali. Copernicus ha anche un impatto economico significativo, con un settore di osservazione della Terra in rapida crescita in Europa, che impiega migliaia di persone e genera miliardi di euro in entrate annuali.
Tecnologia e infrastrutture
I satelliti Sentinel costituiscono l’elemento centrale del programma Copernicus. Ognuno di essi è progettato per missioni specifiche, come l’osservazione delle condizioni meteorologiche estreme, il monitoraggio delle temperature e la rilevazione delle precipitazioni in mm o della neve in cm. Questi satelliti garantiscono una copertura completa e continua, fornendo dati tempestivi e precisi per diverse applicazioni. I sensori in-situ integrano i dati satellitari, fornendo misurazioni dettagliate che contribuiscono a migliorare l’accuratezza delle analisi. Questi sensori sono posizionati in vari ambienti, dalle regioni nordiche alle Isole Maggiori come la Sardegna e la Sicilia.
Un servizio a scala globale
Copernicus non si limita all’Europa, ma ha una portata globale, collaborando con numerose agenzie internazionali per affrontare sfide comuni come il cambiamento climatico, la gestione delle risorse naturali e la risposta ai fenomeni meteorologici estremi. Questa cooperazione globale consente di condividere dati e conoscenze, migliorando la capacità di risposta a livello mondiale.