Il mese estivo sta per concludersi e l’arrivo di settembre segna l’inizio dell’autunno. Tuttavia, negli ultimi tempi, questo periodo di transizione ha spesso mostrato un meteo più estivo che autunnale, un fenomeno che non è passato inosservato. Le temperature hanno spesso raggiunto o superato i 30 gradi in molte regioni italiane, una circostanza che un tempo era considerata del tutto fuori dall’ordinario.
Settembre seguirà le orme di Agosto?
Se l’attuale tendenza meteo dovesse persistere, potremmo vedere un settembre che segue le orme di agosto, con giornate calde e asciutte. Questa tendenza è supportata dai dati statistici: l’ultimo settembre con temperature significativamente inferiori alla media risale al 2015, mentre gli anni successivi hanno visto una serie di periodi meteo caldi.
Ormai è quasi certo che le prime due settimane di settembre tendono ad avere un meteo estivo, un modello che sembra ripetersi anno dopo anno. Quest’anno, tuttavia, la situazione è particolarmente critica a causa della grave siccità che ha colpito le regioni del Centro-Sud e che sembra non avere fine.
Le ripercussioni di un Settembre asciutto
Se settembre dovesse rivelarsi asciutto, le regioni del Centro-Sud potrebbero trovarsi in una situazione disastrosa. Il Nord potrebbe non risentire eccessivamente di un mese senza piogge, grazie alla sua riserva idrica, ma il Sud non può permettersi un’altra stagione secca. Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi non sono state sufficienti a mitigare una situazione già critica. In particolare, le uniche piogge significative della primavera non hanno migliorato la situazione di una stagione disastrosa.
L’importanza del flusso atlantico
Alla luce di quanto esposto, è fondamentale che nella seconda metà di Settembre si ristabilisca il flusso atlantico. Se questo flusso dovesse mantenere traiettorie troppo elevate di latitudine, le regioni meridionali rimarrebbero escluse dalle precipitazioni, una situazione da evitare a tutti i costi.
Questa eventualità rappresenterebbe una pessima notizia, poiché aggraverebbe ulteriormente una siccità già catastrofica, un modello che abbiamo già visto nei mesi autunnali e invernali dell’anno scorso. Le risorse idriche, già messe a dura prova, subirebbero un ulteriore stress, con conseguenze negative sull’agricoltura e sull’approvvigionamento idrico.