Recentemente, le indagini hanno messo in luce un’intensificazione delle ondate di calore estreme su entrambe le sponde dell’Atlantico, dovuta al riscaldamento globale. Questo fenomeno ha suscitato allarmi sulla necessità di adottare misure di protezione contro le crescenti condizioni di calore pericoloso. Secondo quanto riportato da Climate Central, quest’estate, il meteo vedrà quasi la metà della popolazione degli Stati Uniti alle prese con temperature estreme, la cui probabilità è triplicata a causa del riscaldamento globale. Si prevede inoltre che il meteo porterà caldo estremo nelle Montagne Rocciose, nelle Grandi Pianure e in gran parte del Sud-est degli Stati Uniti. L’alta umidità farà sì che l’indice di calore superi i 43 gradi Celsius in alcune zone.
A metà luglio, un’ondata di calore intensa ha colpito il sud dell’Europa, con il meteo che ha portato le temperature oltre i 40 gradi Celsius in alcune aree di Spagna e dei Balcani. Secondo uno studio recente di World Weather Attribution, tale calore sarebbe stato “quasi impossibile senza il riscaldamento del pianeta causato dall’attività umana attraverso la combustione di combustibili fossili”.
In Europa, il calore si è dimostrato particolarmente mortale, sebbene le stime sul totale dei decessi siano variabili. Le statistiche ufficiali tendono a sottovalutare i decessi dovuti al calore, poiché un infarto causato da un’ondata di calore viene registrato come un infarto e non come un decesso dovuto al calore. Gli scienziati possono stimare quante persone muoiono a causa del calore contando il numero di decessi in eccesso durante i periodi di caldo, ma le stime variano. Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet, il calore ha causato la morte di oltre 175.000 persone all’anno in Europa, in media, dal 2000.
Questa settimana, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un avvertimento: i decessi dovuti al calore sono destinati a crescere in Europa con l’aumento del riscaldamento del pianeta. “Il calore estremo rappresenta un problema soprattutto per gli anziani, in particolare quelli che vivono da soli”, ha dichiarato Hans Kluge, direttore regionale europeo dell’OMS. Ha inoltre evidenziato l’importanza di prendersi cura delle persone vulnerabili, proteggere i lavoratori all’aperto e impegnarsi per limitare il riscaldamento.
Dal luglio 2023 al giugno 2024, il periodo è stato registrato come 1,5 gradi Celsius più caldo rispetto all’era preindustriale, segno che il mondo ha almeno temporaneamente superato l’obiettivo di temperatura stabilito nell’Accordo di Parigi.