Attraverso l’analisi del Centro Meteo Europeo, possiamo notare una tendenza meteo che si protrae per un mese e mezzo, dal presente fino alla conclusione di settembre 2024. È importante sottolineare che l’attuale stagione estiva in Italia è dominata da un potente anticiclone africano che copre l’intera Europa mediterranea e che, nel mese di agosto, ha influenzato anche l’Europa centrale, estendendo le sue propaggini sempre più a nord e impedendo il normale passaggio delle perturbazioni oceaniche sulle regioni alpine italiane.
Da un’analisi complessiva, notiamo che il modello matematico offre una maggiore precisione dei dettagli a breve termine. Pertanto, possiamo confermare la formazione di quella goccia d’aria fredda in quota che dovrebbe muoversi dalla Spagna verso le isole Baleari e il Tirreno. Questo dovrebbe portare a condizioni favorevoli per temporali in Sardegna e in Sicilia, e probabilmente anche nelle regioni tirreniche. Tuttavia, si tratterebbe comunque di fenomeni piuttosto isolati. Infatti, lo stesso modello matematico non prevede grandi eventi piovosi, se non sul Lazio, ma è importante sottolineare che si tratta comunque di proiezioni la cui affidabilità è abbastanza scarsa al momento per fare un bollettino meteo. Per osservare il meteo su scala locale, dovremo interpretare modelli matematici differenti, a minor distanza da oggi.
Le mappe mostrano che un poderoso anticiclone si stabilizzerà nel mese di settembre, soprattutto nella prima parte, sul Mediterraneo occidentale e in con matrice nordafricana. Il modello matematico europeo prevede temperature diffusamente sopra la media in , con qualche possibile ritorno verso la media laddove potrebbero esserci maggiori precipitazioni o quantomeno addensamenti nuvolosi. Questo perché le altissime temperature dei mari nei primi giorni di settembre, con le prime infiltrazioni di aria più fresca in quota, andranno a condensare l’aria generando nuvolosità. Quindi, non si dovrebbe avere, soprattutto al Nord Italia, un diffuso bel tempo, nonostante la presenza di alta pressione. Ci potrebbero essere, infatti, anche dei periodi perturbati con delle precipitazioni prevalentemente a carattere temporalesco.
Non prevediamo un tipico meteo settembrino nella sua media climatica di riferimento, specie nella prima parte del mese; anzi, tutte le previsioni indicano una tendenza verso un meteo più estivo, nonostante l’inizio all’autunno meteorologico. Ricordiamo che l’autunno meteorologico inizia il primo settembre, ben prima di quello astronomico, anticipandolo di tre settimane.
quello che stiamo dicendo è che ci troviamo di fronte a una previsione di fortissime anomalie sia di temperatura che di precipitazioni, poiché il modello matematico europeo vede deficit pluviometrici rilevanti, soprattutto laddove dovrebbero esserci le maggiori piogge. Un gravissimo deficit dovrebbe verificarsi nelle regioni alpine e prealpine.
L’ appare, secondo il modello matematico, sensibilmente segnata da quantitativi di pioggia sotto la norma, con una situazione più grave sulla regione alpina e parte della Pianura Padana.
Deficit pluviometrici sono attesi anche nelle zone interne dell’Italia centrale e meridionale, soprattutto lungo il , dove sarebbe normale, nel mese di settembre assistere al ritorno delle precipitazioni e alla cessazione della siccità estiva, tipica del periodo estivo nell’ o meglio nelle aree a clima mediterraneo.
Il deficit di pioggia appare diffuso in gran parte dell’Europa, fino ad arrivare addirittura alla Scandinavia. Maggiori precipitazioni si dovrebbero avere sull’Irlanda occidentale e sulle Isole Britanniche nord-occidentali, almeno fino alla fine di .