Il meteo estremo dell’epoca interglaciale Mis 11C
Il meteo durante l’epoca interglaciale Mis 11C, avvenuta circa 426mila anni fa, è stato caratterizzato da un calore estremo, uno dei più intensi mai registrati nella storia del nostro pianeta. In quel periodo, il meteo globale era notevolmente più caldo rispetto a quello attuale, con l’emisfero settentrionale quasi completamente privo di ghiaccio e il livello del mare che superava di circa dieci metri quello attuale. Nonostante le somiglianze con le previsioni future legate al riscaldamento globale, tale scenario era il frutto di cause naturali, senza alcun contributo da parte delle concentrazioni di gas serra.
Le cause del riscaldamento durante il Mis 11C
Il riscaldamento durante il Mis 11C è stato principalmente causato da un incremento della radiazione solare estiva, che ha portato a un riscaldamento degli oceani nelle latitudini medio-basse dell’Atlantico. Allo stesso tempo, un aumento dell’inclinazione della Terra ha provocato estati più calde e ha prolungato la presenza di acqua calda per migliaia di anni. Le correnti oceaniche, trasferendo calore verso le alte latitudini, hanno contribuito al duraturo scioglimento delle piattaforme di ghiaccio, creando così il periodo più caldo degli ultimi milioni di anni.
Le ricerche sulla Grotta della Bàsura
Lo studio di questo periodo ha fatto ricorso a dati paleoclimatici raccolti da vari siti, tra cui la Grotta della Bàsura in Liguria. Questa grotta ha fornito importanti indizi grazie agli speleotemi, depositi di carbonato di calcio che si formano in stalattiti e stalagmiti. L’analisi di questi elementi ha permesso di ricostruire le variazioni meteorologiche di quell’epoca. I ricercatori, attraverso il carotaggio della grotta, hanno potuto studiare la deposizione del carbonato di calcio influenzata dalle variazioni di temperatura esterna, oltre a misurare la presenza di uranio e torio per determinare con precisione la datazione degli eventi.
Le conseguenze del meteo estremo sull’evoluzione umana
Il meteo estremo del periodo Mis 11C ha avuto anche ripercussioni sull’evoluzione umana. Durante questo tempo, i cicli di caldo e freddo estremo potrebbero aver forzato gli adattamenti delle popolazioni pre-neandertaliane, specialmente in Europa, dove l’impossibilità di spostarsi verso nord o sud a causa delle caratteristiche geografiche ha richiesto capacità di adattamento particolari.
Implicazioni per il presente e il futuro
Lo studio del Mis 11C ha rilevanze anche per il presente. Mostra come un riscaldamento prolungato degli oceani possa causare significativi cambiamenti climatici, anche in assenza di alti livelli di gas serra. Nel contesto attuale, dove nel 2023 le temperature oceaniche hanno raggiunto nuovi record, superando quelle dell’anno precedente, le preoccupazioni per il futuro sono giustificate. Il potenziale collasso della Corrente del Golfo, fondamentale per il meteo europeo, è una delle principali minacce legate al meteo odierno, con conseguenze che potrebbero manifestarsi in meno di cento anni. Su quanto succederà ci sono varie ipotesi e sempre più studi.
Questo confronto tra passato e presente evidenzia come la comprensione dei fenomeni meteorologici estremi del passato possa offrire preziosi insegnamenti per affrontare le sfide meteorologiche attuali e future, soprattutto in termini di innalzamento del livello del mare e scioglimento delle calotte glaciali.