Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro paese sta per giungere al termine, almeno per ora. Le recenti analisi meteo prevedono un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche tra domenica 18 e lunedì 19, con l’ingresso di una perturbazione proveniente dall’Atlantico che porterà con sé una serie di temporali e una diminuzione delle temperature, molto attesa.
Esame della gravità del prossimo cambiamento meteo
I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
La PRECIPITABLE WATER quantifica la massima pioggia possibile da una colonna d’aria, se tutta l’umidità presente venisse condensata. Valori attesi intorno ai 40/50mm indicano un significativo contenuto di vapore acqueo, ulteriore indicazione di potenziali precipitazioni intense.
Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro paese sta per giungere al termine, almeno per ora. Le recenti analisi meteo prevedono un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche tra domenica 18 e lunedì 19, con l’ingresso di una perturbazione proveniente dall’Atlantico che porterà con sé una serie di temporali e una diminuzione delle temperature, molto attesa.
Esame della gravità del prossimo cambiamento meteo
I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
La PRECIPITABLE WATER quantifica la massima pioggia possibile da una colonna d’aria, se tutta l’umidità presente venisse condensata. Valori attesi intorno ai 40/50mm indicano un significativo contenuto di vapore acqueo, ulteriore indicazione di potenziali precipitazioni intense.
Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro paese sta per giungere al termine, almeno per ora. Le recenti analisi meteo prevedono un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche tra domenica 18 e lunedì 19, con l’ingresso di una perturbazione proveniente dall’Atlantico che porterà con sé una serie di temporali e una diminuzione delle temperature, molto attesa.
Esame della gravità del prossimo cambiamento meteo
I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
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Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
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I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
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I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
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Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
La PRECIPITABLE WATER quantifica la massima pioggia possibile da una colonna d’aria, se tutta l’umidità presente venisse condensata. Valori attesi intorno ai 40/50mm indicano un significativo contenuto di vapore acqueo, ulteriore indicazione di potenziali precipitazioni intense.
Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro paese sta per giungere al termine, almeno per ora. Le recenti analisi meteo prevedono un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche tra domenica 18 e lunedì 19, con l’ingresso di una perturbazione proveniente dall’Atlantico che porterà con sé una serie di temporali e una diminuzione delle temperature, molto attesa.
Esame della gravità del prossimo cambiamento meteo
I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
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Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
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Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
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I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
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I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
La PRECIPITABLE WATER quantifica la massima pioggia possibile da una colonna d’aria, se tutta l’umidità presente venisse condensata. Valori attesi intorno ai 40/50mm indicano un significativo contenuto di vapore acqueo, ulteriore indicazione di potenziali precipitazioni intense.
Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro paese sta per giungere al termine, almeno per ora. Le recenti analisi meteo prevedono un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche tra domenica 18 e lunedì 19, con l’ingresso di una perturbazione proveniente dall’Atlantico che porterà con sé una serie di temporali e una diminuzione delle temperature, molto attesa.
Esame della gravità del prossimo cambiamento meteo
I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
La PRECIPITABLE WATER quantifica la massima pioggia possibile da una colonna d’aria, se tutta l’umidità presente venisse condensata. Valori attesi intorno ai 40/50mm indicano un significativo contenuto di vapore acqueo, ulteriore indicazione di potenziali precipitazioni intense.
Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro paese sta per giungere al termine, almeno per ora. Le recenti analisi meteo prevedono un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche tra domenica 18 e lunedì 19, con l’ingresso di una perturbazione proveniente dall’Atlantico che porterà con sé una serie di temporali e una diminuzione delle temperature, molto attesa.
Esame della gravità del prossimo cambiamento meteo
I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
La PRECIPITABLE WATER quantifica la massima pioggia possibile da una colonna d’aria, se tutta l’umidità presente venisse condensata. Valori attesi intorno ai 40/50mm indicano un significativo contenuto di vapore acqueo, ulteriore indicazione di potenziali precipitazioni intense.
Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro paese sta per giungere al termine, almeno per ora. Le recenti analisi meteo prevedono un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche tra domenica 18 e lunedì 19, con l’ingresso di una perturbazione proveniente dall’Atlantico che porterà con sé una serie di temporali e una diminuzione delle temperature, molto attesa.
Esame della gravità del prossimo cambiamento meteo
I temporali, fenomeni tra i più complessi e imprevedibili, necessitano di una particolare attenzione per la loro capacità di generare eventi estremi come fulmini, tornado, piogge torrenziali e grandine. La previsione di tali eventi si basa ormai fondamentalmente su modelli matematici, che descrivono l’evoluzione atmosferica attraverso formule fisiche basate sullo stato iniziale dell’atmosfera.
Questi modelli sono fondamentali per prevedere parametri ambientali che possono indicare un rischio di temporali. Inoltre, la temperatura superficiale del mare, particolarmente alta tra i 28 e i 30°C nei mari che circondano la Penisola, fornisce energia potenziale che può intensificare l’attività convettiva, favorendo la formazione di cumulonembi imponenti.
Indici temporaleschi: CAPE, CIN, LIFTED INDEX e PRECIPITABLE WATER
Il CAPE, o Energia Potenziale Convettiva Disponibile, è un indice che misura l’energia disponibile per la convezione in atmosfera. Valori elevati di CAPE, previsti tra 2000 e 6000 J/Kg per la giornata di domenica 18 agosto, indicano una maggiore probabilità di temporali intensi e di grandi dimensioni di grandine.
Però, alti valori di CAPE da soli non sono sufficienti per la formazione di temporali; è necessario anche un innesco di correnti ascendenti che sollevino l’aria umida fino al punto di libera convezione. Il CIN, o Energia Convettiva Inibitoria, misura l’energia che impedisce l’ascesa dell’aria, agendo come un freno alle celle convettive. Valori bassi di CIN, come quelli previsti tra -20 e -100 J/Kg, indicano un’atmosfera favorevole ai moti verticali.
Il LIFTED INDEX, che misura la stabilità dell’aria confrontando la temperatura di una particella d’aria sollevata con quella dell’ambiente circostante a 500 hPa, è un altro indice importante. Valori negativi del LI, come quelli attesi intorno a -3, suggeriscono un’alta instabilità atmosferica e quindi una maggiore probabilità di temporali severi.
La PRECIPITABLE WATER quantifica la massima pioggia possibile da una colonna d’aria, se tutta l’umidità presente venisse condensata. Valori attesi intorno ai 40/50mm indicano un significativo contenuto di vapore acqueo, ulteriore indicazione di potenziali precipitazioni intense.