Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.
Non c’è modo di girarci intorno, le temperature delle acque superficiali che stiamo riscontrando sono stupefacenti. Ad esempio, in alcune aree marine del Sud Italia, il termometro segna oltre 30°C! Se pensate che sia normale, vi sbagliate. Stiamo parlando di temperature che non si riscontrano nemmeno nei mari tropicali.
Proprio così, mari tropicali: questo confronto dovrebbe farci comprendere la gravità della situazione. Ma sappiamo che non è così semplice. Perché il calore rappresenta energia termica, che a sua volta si traduce in energia potenziale, ovvero energia che può essere utilizzata in determinate condizioni.
E quali sono queste condizioni? Beh, ad esempio, quelle che si verificheranno nelle prossime ore. Stiamo parlando dell’arrivo di una perturbazione, del transito di un vortice ciclonico. Aria molto fresca che si sovrappone a un strato d’aria calda può solo innescare contrasti termici.
A questo punto, potrebbero scatenarsi eventi meteorologici estremamente violenti: piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria. Facciamo attenzione, stiamo usando il condizionale perché non c’è certezza che si verificheranno eventi violenti, in questi casi bisogna sempre ragionare in termini di probabilità.
Diciamo che le probabilità ci sono e sono elevate, e lo saranno ancora di più nelle prossime settimane, in particolare all’inizio o durante l’Autunno. Ci attendono settimane impegnative perché siamo convinti, purtroppo, che tutto questo caldo avrà un prezzo da pagare.
La speranza, naturalmente, è che non succeda nulla di grave. Una speranza che non dovrebbe mai svanire, una speranza che ci vorrebbe portare verso un Autunno normale ma sappiamo che in un’epoca di riscaldamento globale e di cambiamenti del meteo così radicali è chiedere troppo.
Abbiamo delle aspettative? Sì, forse, dipende. Sapete qual è la nostra unica aspettativa? Quella di ragionare in termini di normalità, cosa che non accade da molto tempo. Ma questa è un’altra storia, una storia che affronteremo a tempo debito.