Un’indagine guidata dall’Università del Maryland, pubblicata su Communications Earth & Environment, ha per la prima volta misurato l’effetto della diminuzione dell’inquinamento marittimo sul meteo.
Da quando nel 2020 il tenore di zolfo nei carburanti marittimi è stato abbassato, si è registrata una minore produzione di SO2, un gas che contribuisce alla formazione di aerosol e nuvole, influenzando così il meteo attraverso la schermatura di una parte della radiazione solare che raggiunge il nostro pianeta.
L’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ha imposto una riduzione dei limiti di zolfo nei combustibili navali, rappresentando una delle iniziative più rilevanti a livello globale per la diminuzione dell’inquinamento atmosferico causato dal trasporto marittimo.
Questo provvedimento, noto come IMO 2020, è entrato in vigore il 1º gennaio 2020 e ha stabilito un limite massimo dello 0,5% di zolfo nei combustibili navali, rispetto al precedente limite del 3,5%.
Le motivazioni e gli obiettivi dell’IMO 2020
Il fuel oil pesante, il combustibile tradizionalmente utilizzato dalle navi, contiene alte concentrazioni di zolfo. Quando viene bruciato, il zolfo si trasforma in ossidi di zolfo (SO²), che contribuiscono all’inquinamento atmosferico, all’acidificazione degli oceani e alla formazione di piogge acide. La riduzione di SO² è fondamentale per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle aree costiere e portuali.
L’inquinamento da SO² è associato a gravi problemi di salute, tra cui malattie respiratorie e cardiovascolari. La riduzione dei livelli di zolfo nei combustibili contribuisce a diminuire la concentrazione di particolato fine (PM2.5) nell’aria, particolarmente dannoso per la salute umana.
Sebbene l’IMO 2020 non si concentri direttamente sul cambiamento climatico, la riduzione di inquinanti come SO² può avere effetti positivi indiretti sul meteo, in particolare in termini di riduzione dell’effetto scia e della formazione di particolato che può alterare il bilancio radiativo terrestre.
Le soluzioni per rispettare l’IMO 2020
Le compagnie di navigazione possono scegliere di utilizzare combustibili con un contenuto di zolfo inferiore allo 0,5%, come il Marine Gas Oil (MGO) o il Very Low Sulfur Fuel Oil (VLSFO).
Gli scrubber sono dispositivi che rimuovono gli ossidi di zolfo dai gas di scarico della nave. Esistono scrubber a circuito aperto, chiuso o ibrido, che permettono alle navi di continuare a utilizzare fuel oil pesante pur rispettando i nuovi limiti di zolfo.
Alcune navi stanno adottando combustibili alternativi come il Gas Naturale Liquefatto (GNL), che ha un contenuto di zolfo quasi nullo e offre anche riduzioni delle emissioni di CO2 e NO².
Impatti economici e operativi
L’implementazione dell’IMO 2020 ha avuto un impatto significativo sulle compagnie di navigazione, che hanno dovuto affrontare costi più elevati per l’acquisto di combustibili a basso contenuto di zolfo o per l’installazione di scrubber. Tuttavia, queste misure sono state necessarie per conformarsi alle nuove normative e contribuire a un ambiente più pulito e sano.