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Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
Calore persistente
Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
Calore persistente
Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
Calore persistente
Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
Calore persistente
Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
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Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
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c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
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Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
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Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
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Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
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c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
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Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
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Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
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In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
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Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
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Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
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Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
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Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
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Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
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Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
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Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
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Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
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In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
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Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
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Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
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Il meteo dell’autunno in arrivo
Con l’avanzare della stagione estiva, il nostro sguardo si proietta oltre il 1° settembre, data che segna l’inizio ufficiale dell’autunno meteorologico. Grazie all’esperienza e ai mezzi avanzati a nostra disposizione, possiamo già formulare una prima previsione a lungo termine sul meteo della prossima stagione.
Le previsioni per l’autunno in arrivo confermano le tendenze generali già discusse in precedenti editoriali, ovvero la persistenza di condizioni mediamente instabili su gran parte del continente europeo. Ma cosa significa esattamente?
Calore persistente
Il passaggio dal meteo estivo a quello autunnale potrebbe essere caratterizzato da condizioni di calore superiore alla media. Questa tendenza riguarda tutta l’Europa Centri-Occidentale. Si prevede che l’alta pressione dominante, responsabile delle ondate di calore estreme di quest’estate (soprattutto in Italia), rimarrà saldamente al suo posto almeno per la prima parte dell’autunno.
Questo si tradurrà in temperature mediamente superiori di 1°-2° rispetto alla norma in gran parte dell’Europa occidentale e centrale e in un meteo più secco del solito in un’area che va dalla Penisola Iberica alla Francia, all’Italia e persino a nord fino alle parti meridionali del Regno Unito.
Perturbazioni occasionali
In questo scenario, tuttavia, non si esclude la possibilità di rapide perturbazioni in grado di portare maltempo anche intenso. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale e, quindi, anche l’Italia, è possibile che la prima parte dell’autunno sarà caratterizzata da ondate di calore, prima di un cambiamento nella seconda parte della stagione.
Le prolungate ondate di calore manterranno alte le temperature del Mediterraneo, rendendo quindi probabile la formazione di Medicanes, gli uragani mediterranei che, seppur violenti, rappresenterebbero l’unica speranza per questa parte dell’Europa per un sollievo dalla persistente siccità.
Un finale freddo?
c’è il rischio di neve a quote molto basse già a novembre a causa di un improvviso reset barico che porterà le prime masse d’aria molto fredde verso il Mediterraneo. In questo caso, le zone più colpite sarebbero le nazioni centrali europee e probabilmente anche il Nord Italia. Ma stiamo già andando troppo avanti. Ne parleremo più avanti.
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