Il desiderio di un mutamento delle condizioni meteorologiche si fa sempre più pressante, in quanto l’afa estiva ha preso il sopravvento in numerose zone del nostro territorio da ormai un paio di mesi. Le aree del Centro-Sud, in particolare, hanno avuto modo di sperimentare solo di recente alcune piogge temporalesche, che purtroppo non sono riuscite a lenire la persistente siccità.
Prospettive? Quasi inesistenti!
Le ultime proiezioni dei modelli meteo non lasciano intravedere grandi speranze: il caldo proveniente dal Nord Africa sembra destinato a durare per almeno un’altra settimana, con il promontorio subtropicale che continua a esercitare la sua influenza sul Mediterraneo. Questo fenomeno non si manifesta con un anticiclone particolarmente forte, ma il calore umido che ne deriva è difficile da tollerare, esacerbato da un’umidità in aumento che non trova sfogo a causa dell’assenza di significative correnti d’aria fresca.
Umidità Insopportabile!
Con l’anticiclone che persiste sul Mediterraneo, l’umidità si accumula, preannunciando temperature ancora più alte nei giorni a venire, almeno fino all’inizio di settembre. Insomma, un quadro meteo cupo e pieno di difficoltà. Ma quando ne usciremo? Vediamo se c’è una data da segnare sul calendario…
Potenziali cambiamenti
Un cambiamento rilevante potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo mese, con l’arrivo delle prime perturbazioni dal Nord Atlantico, spinte dal risveglio del vortice polare. Questo fenomeno, che ha ripreso vigore recentemente, specialmente nella stratosfera sopra il Polo Nord, dovrebbe iniziare a influenzare il meteo a partire da settembre. Il ritorno del vortice polare è un evento stagionale atteso, che si verifica con l’aumento delle ore di buio nell’Artico.
La data
Le prime perturbazioni significative dell’autunno meteo potrebbero raggiungere l’Italia tra il 7 e il 10 settembre, segnando così l’inizio di un possibile cambiamento stagionale. Mancano ancora molti giorni e in questi casi è opportuno non dar per certo quello che certo non è. Staremo a vedere se effettivamente andrà così.
Il desiderio di un mutamento delle condizioni meteorologiche si fa sempre più pressante, in quanto l’afa estiva ha preso il sopravvento in numerose zone del nostro territorio da ormai un paio di mesi. Le aree del Centro-Sud, in particolare, hanno avuto modo di sperimentare solo di recente alcune piogge temporalesche, che purtroppo non sono riuscite a lenire la persistente siccità.
Prospettive? Quasi inesistenti!
Le ultime proiezioni dei modelli meteo non lasciano intravedere grandi speranze: il caldo proveniente dal Nord Africa sembra destinato a durare per almeno un’altra settimana, con il promontorio subtropicale che continua a esercitare la sua influenza sul Mediterraneo. Questo fenomeno non si manifesta con un anticiclone particolarmente forte, ma il calore umido che ne deriva è difficile da tollerare, esacerbato da un’umidità in aumento che non trova sfogo a causa dell’assenza di significative correnti d’aria fresca.
Umidità Insopportabile!
Con l’anticiclone che persiste sul Mediterraneo, l’umidità si accumula, preannunciando temperature ancora più alte nei giorni a venire, almeno fino all’inizio di settembre. Insomma, un quadro meteo cupo e pieno di difficoltà. Ma quando ne usciremo? Vediamo se c’è una data da segnare sul calendario…
Potenziali cambiamenti
Un cambiamento rilevante potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo mese, con l’arrivo delle prime perturbazioni dal Nord Atlantico, spinte dal risveglio del vortice polare. Questo fenomeno, che ha ripreso vigore recentemente, specialmente nella stratosfera sopra il Polo Nord, dovrebbe iniziare a influenzare il meteo a partire da settembre. Il ritorno del vortice polare è un evento stagionale atteso, che si verifica con l’aumento delle ore di buio nell’Artico.
La data
Le prime perturbazioni significative dell’autunno meteo potrebbero raggiungere l’Italia tra il 7 e il 10 settembre, segnando così l’inizio di un possibile cambiamento stagionale. Mancano ancora molti giorni e in questi casi è opportuno non dar per certo quello che certo non è. Staremo a vedere se effettivamente andrà così.
Il desiderio di un mutamento delle condizioni meteorologiche si fa sempre più pressante, in quanto l’afa estiva ha preso il sopravvento in numerose zone del nostro territorio da ormai un paio di mesi. Le aree del Centro-Sud, in particolare, hanno avuto modo di sperimentare solo di recente alcune piogge temporalesche, che purtroppo non sono riuscite a lenire la persistente siccità.
Prospettive? Quasi inesistenti!
Le ultime proiezioni dei modelli meteo non lasciano intravedere grandi speranze: il caldo proveniente dal Nord Africa sembra destinato a durare per almeno un’altra settimana, con il promontorio subtropicale che continua a esercitare la sua influenza sul Mediterraneo. Questo fenomeno non si manifesta con un anticiclone particolarmente forte, ma il calore umido che ne deriva è difficile da tollerare, esacerbato da un’umidità in aumento che non trova sfogo a causa dell’assenza di significative correnti d’aria fresca.
Umidità Insopportabile!
Con l’anticiclone che persiste sul Mediterraneo, l’umidità si accumula, preannunciando temperature ancora più alte nei giorni a venire, almeno fino all’inizio di settembre. Insomma, un quadro meteo cupo e pieno di difficoltà. Ma quando ne usciremo? Vediamo se c’è una data da segnare sul calendario…
Potenziali cambiamenti
Un cambiamento rilevante potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo mese, con l’arrivo delle prime perturbazioni dal Nord Atlantico, spinte dal risveglio del vortice polare. Questo fenomeno, che ha ripreso vigore recentemente, specialmente nella stratosfera sopra il Polo Nord, dovrebbe iniziare a influenzare il meteo a partire da settembre. Il ritorno del vortice polare è un evento stagionale atteso, che si verifica con l’aumento delle ore di buio nell’Artico.
La data
Le prime perturbazioni significative dell’autunno meteo potrebbero raggiungere l’Italia tra il 7 e il 10 settembre, segnando così l’inizio di un possibile cambiamento stagionale. Mancano ancora molti giorni e in questi casi è opportuno non dar per certo quello che certo non è. Staremo a vedere se effettivamente andrà così.
Il desiderio di un mutamento delle condizioni meteorologiche si fa sempre più pressante, in quanto l’afa estiva ha preso il sopravvento in numerose zone del nostro territorio da ormai un paio di mesi. Le aree del Centro-Sud, in particolare, hanno avuto modo di sperimentare solo di recente alcune piogge temporalesche, che purtroppo non sono riuscite a lenire la persistente siccità.
Prospettive? Quasi inesistenti!
Le ultime proiezioni dei modelli meteo non lasciano intravedere grandi speranze: il caldo proveniente dal Nord Africa sembra destinato a durare per almeno un’altra settimana, con il promontorio subtropicale che continua a esercitare la sua influenza sul Mediterraneo. Questo fenomeno non si manifesta con un anticiclone particolarmente forte, ma il calore umido che ne deriva è difficile da tollerare, esacerbato da un’umidità in aumento che non trova sfogo a causa dell’assenza di significative correnti d’aria fresca.
Umidità Insopportabile!
Con l’anticiclone che persiste sul Mediterraneo, l’umidità si accumula, preannunciando temperature ancora più alte nei giorni a venire, almeno fino all’inizio di settembre. Insomma, un quadro meteo cupo e pieno di difficoltà. Ma quando ne usciremo? Vediamo se c’è una data da segnare sul calendario…
Potenziali cambiamenti
Un cambiamento rilevante potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo mese, con l’arrivo delle prime perturbazioni dal Nord Atlantico, spinte dal risveglio del vortice polare. Questo fenomeno, che ha ripreso vigore recentemente, specialmente nella stratosfera sopra il Polo Nord, dovrebbe iniziare a influenzare il meteo a partire da settembre. Il ritorno del vortice polare è un evento stagionale atteso, che si verifica con l’aumento delle ore di buio nell’Artico.
La data
Le prime perturbazioni significative dell’autunno meteo potrebbero raggiungere l’Italia tra il 7 e il 10 settembre, segnando così l’inizio di un possibile cambiamento stagionale. Mancano ancora molti giorni e in questi casi è opportuno non dar per certo quello che certo non è. Staremo a vedere se effettivamente andrà così.
Il desiderio di un mutamento delle condizioni meteorologiche si fa sempre più pressante, in quanto l’afa estiva ha preso il sopravvento in numerose zone del nostro territorio da ormai un paio di mesi. Le aree del Centro-Sud, in particolare, hanno avuto modo di sperimentare solo di recente alcune piogge temporalesche, che purtroppo non sono riuscite a lenire la persistente siccità.
Prospettive? Quasi inesistenti!
Le ultime proiezioni dei modelli meteo non lasciano intravedere grandi speranze: il caldo proveniente dal Nord Africa sembra destinato a durare per almeno un’altra settimana, con il promontorio subtropicale che continua a esercitare la sua influenza sul Mediterraneo. Questo fenomeno non si manifesta con un anticiclone particolarmente forte, ma il calore umido che ne deriva è difficile da tollerare, esacerbato da un’umidità in aumento che non trova sfogo a causa dell’assenza di significative correnti d’aria fresca.
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Prospettive? Quasi inesistenti!
Le ultime proiezioni dei modelli meteo non lasciano intravedere grandi speranze: il caldo proveniente dal Nord Africa sembra destinato a durare per almeno un’altra settimana, con il promontorio subtropicale che continua a esercitare la sua influenza sul Mediterraneo. Questo fenomeno non si manifesta con un anticiclone particolarmente forte, ma il calore umido che ne deriva è difficile da tollerare, esacerbato da un’umidità in aumento che non trova sfogo a causa dell’assenza di significative correnti d’aria fresca.
Umidità Insopportabile!
Con l’anticiclone che persiste sul Mediterraneo, l’umidità si accumula, preannunciando temperature ancora più alte nei giorni a venire, almeno fino all’inizio di settembre. Insomma, un quadro meteo cupo e pieno di difficoltà. Ma quando ne usciremo? Vediamo se c’è una data da segnare sul calendario…
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Un cambiamento rilevante potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo mese, con l’arrivo delle prime perturbazioni dal Nord Atlantico, spinte dal risveglio del vortice polare. Questo fenomeno, che ha ripreso vigore recentemente, specialmente nella stratosfera sopra il Polo Nord, dovrebbe iniziare a influenzare il meteo a partire da settembre. Il ritorno del vortice polare è un evento stagionale atteso, che si verifica con l’aumento delle ore di buio nell’Artico.
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Prospettive? Quasi inesistenti!
Le ultime proiezioni dei modelli meteo non lasciano intravedere grandi speranze: il caldo proveniente dal Nord Africa sembra destinato a durare per almeno un’altra settimana, con il promontorio subtropicale che continua a esercitare la sua influenza sul Mediterraneo. Questo fenomeno non si manifesta con un anticiclone particolarmente forte, ma il calore umido che ne deriva è difficile da tollerare, esacerbato da un’umidità in aumento che non trova sfogo a causa dell’assenza di significative correnti d’aria fresca.
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Un cambiamento rilevante potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo mese, con l’arrivo delle prime perturbazioni dal Nord Atlantico, spinte dal risveglio del vortice polare. Questo fenomeno, che ha ripreso vigore recentemente, specialmente nella stratosfera sopra il Polo Nord, dovrebbe iniziare a influenzare il meteo a partire da settembre. Il ritorno del vortice polare è un evento stagionale atteso, che si verifica con l’aumento delle ore di buio nell’Artico.
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Il desiderio di un mutamento delle condizioni meteorologiche si fa sempre più pressante, in quanto l’afa estiva ha preso il sopravvento in numerose zone del nostro territorio da ormai un paio di mesi. Le aree del Centro-Sud, in particolare, hanno avuto modo di sperimentare solo di recente alcune piogge temporalesche, che purtroppo non sono riuscite a lenire la persistente siccità.
Prospettive? Quasi inesistenti!
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Un cambiamento rilevante potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo mese, con l’arrivo delle prime perturbazioni dal Nord Atlantico, spinte dal risveglio del vortice polare. Questo fenomeno, che ha ripreso vigore recentemente, specialmente nella stratosfera sopra il Polo Nord, dovrebbe iniziare a influenzare il meteo a partire da settembre. Il ritorno del vortice polare è un evento stagionale atteso, che si verifica con l’aumento delle ore di buio nell’Artico.
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