Il dominio incontrastato dell’Anticiclone Africano ha caratterizzato l’estate del 2024, senza mostrare segni di cedimento. Questa potente struttura di alta pressione ha generato ondate di calore straordinarie, con il termometro che ha spesso superato i 40°C in molte regioni. Questo ha portato a condizioni di caldo estremo, con ripercussioni notevoli sulla salute pubblica, sull’ambiente e sull’agricoltura.
Il meteo estivo del 2024 si è distinto per la sua durata e per i picchi di temperatura particolarmente alti, rendendolo uno dei più caldi mai registrati. Le città italiane hanno sperimentato giorni consecutivi di caldo intenso, notti tropicali (con temperature che non scendevano sotto i 20°C) e un incremento delle chiamate di emergenza per colpi di calore e altri problemi legati alle alte temperature.
Le previsioni meteo a medio termine, purtroppo, concordano nel prevedere la persistenza dell’Anticiclone almeno fino al 10-12 settembre, con qualche sporadico episodio di instabilità convettiva al Nord e lungo i rilievi Appenninici.
Quando avverrà un cambiamento del meteo?
Secondo il modello climatico americano CFS, un modello globale probabilistico di tipo “ensemble” che simula le principali variabili meteorologiche con un orizzonte temporale di 6 mesi, potremmo assistere alla cosiddetta ‘Burrasca di fine Estate’ a partire dalla metà di Settembre (indicativamente tra il 15 ed il 20).
Le mappe meteo mostrano uno spostamento dell’Anticiclone verso la Scandinavia, che consentirebbe a un’intensa saccatura nord atlantica di ‘sprofondare’ nel cuore del Mediterraneo. Questo profondo Vortice depressionario potrebbe infliggere un duro colpo all’estate del 2024. Nei giorni successivi, potrebbe persistere un ponte di bassa pressione, portando a condizioni meteo più instabili con la possibilità di temporali più diffusi su gran parte della nostra Penisola.
Dopo un’estate molto calda e afosa, è possibile che la seconda metà di Settembre possa vedere un aumento delle precipitazioni in diverse regioni, soprattutto nelle regioni Centro-Settentrionali. Queste aree potrebbero sperimentare temporali e piogge più frequenti, mentre il Sud e le isole maggiori potrebbero vedere un ritorno più lento delle precipitazioni, con temperature ancora al di sopra delle medie del periodo.