Il meteo estremo del tardo luglio 2024: devastazione in Cina
Il meteo estremo ha segnato la fine di luglio 2024, con la provincia cinese di Hunan che ha subito le conseguenze dei resti del tifone Gaemi. Questo fenomeno meteorologico ha scatenato piogge torrenziali, causando alluvioni catastrofiche e frane, con un tragico bilancio di almeno 15 morti. Il tifone Gaemi, prima di raggiungere Hunan, aveva fatto landfall nella provincia di Fujian il 24 luglio, con venti che raggiungevano i 120 km/h, costringendo all’evacuazione di 290.000 persone.
Il 28 luglio: un giorno di piogge record e frane
Il 28 luglio è stato un giorno particolarmente tragico: una frana ha investito il villaggio di Yuelin, nella città di Hengyang, alle 8:00 del mattino, ora locale. Questo evento disastroso è stato innescato da circa 300 mm di pioggia caduta nell’area in sole 24 ore. La situazione è stata ulteriormente aggravata dal fatto che più di 20 contee e città nella provincia di Hunan hanno registrato quel giorno record di precipitazioni, con punte di 679 mm.
Alluvioni storiche e misure di emergenza
Queste condizioni meteorologiche estreme non solo hanno causato perdite umane, ma hanno anche portato a inondazioni storiche in altre regioni, come evidenziato dall’aumento del livello dell’acqua di oltre 6 metri rispetto alla norma a Linjiang, nella provincia di Jilin, il giorno stesso.
Nel frattempo, nella provincia nordorientale di Liaoning, più di 46.000 residenti sono stati evacuati a causa dell’innalzamento dei livelli d’acqua nei principali fiumi e in 40 bacini idrici, a seguito delle intense piogge. Per prevenire ulteriori inondazioni e mitigare i disastri, quasi 1.600 persone sono state impiegate per pattugliare e ispezionare 1.335 km di argini nelle città di Benxi, Dandong, Liaoyang e Tieling.
In risposta all’emergenza, importanti istituzioni culturali come il Museo Provinciale del Liaoning e il Museo del Palazzo di Shenyang sono stati temporaneamente chiusi, e diversi servizi ferroviari, inclusa la linea ad alta velocità Pechino-Harbin, sono stati sospesi per garantire la sicurezza dei passeggeri.
Il tifone Gaemi: un percorso di distruzione
Prima di colpire la Cina, il tifone Gaemi aveva già causato gravi danni nelle Filippine con intense piogge monsoniche che hanno provocato almeno 34 morti, e aveva attraversato l’isola di Taiwan, dove il numero delle vittime è salito a 10 alla data del 27 luglio.