Secondo quanto riportato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), il mese di luglio ha segnato il 14° mese consecutivo di temperature record.
La NOAA, durante la sua conferenza stampa mensile dedicata al meteo, ha dichiarato che esiste una probabilità del 77% che l’anno in corso possa essere il più caldo mai registrato. La probabilità che l’anno corrente si posizioni tra i primi cinque anni più caldi è quasi del 100%.
Karin Gleason, responsabile del monitoraggio presso i National Centers for Environmental Information della NOAA, ha sottolineato che le temperature registrate in Europa, Africa e Asia nel mese di luglio sono state le più elevate mai registrate, con il Nord America che si posiziona al secondo posto.
Gli studiosi che si occupano di monitorare le temperature eccezionali sostengono che la principale causa di questo fenomeno sia l’uso di combustibili fossili. Il trend continuerà finché non si riuscirà a gestire le emissioni di gas serra.
Anche gli scienziati europei stanno monitorando le temperature globali attraverso il programma Copernicus, che combina osservazioni reali e modelli computerizzati. I dati di Copernicus relativi al mese di luglio indicano che è stato il secondo luglio più caldo mai registrato.
La Terra ha interrotto una serie significativa di temperature elevate. Dopo 15 mesi di temperature record della superficie marina che hanno lasciato perplessi gli scienziati, questi livelli si sono attenuati, come riportato dalla NOAA.
Inoltre, il Copernicus Climate Change Service ha rilevato che l’anomalia della temperatura globale per il periodo gennaio-luglio 2024 è stata di 0,70°C superiore alla media del periodo 1991-2020.
Questi dati evidenziano una tendenza allarmante verso un meteo sempre più caldo, con importanti ripercussioni sull’ambiente e sulla società.