Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
Un dato preoccupante per una montagna che dovrebbe essere caratterizzata da un meteo più freddo, soprattutto durante l’estate. Questa situazione è un segnale evidente dei cambiamenti climatici in atto, con potenziali ripercussioni gravi per i ghiacciai e l’ecosistema alpino.
Flavio Tolin, a capo dell’associazione M3V Odv, ha analizzato questi dati. L’associazione dispone di strumenti per il monitoraggio del meteo a Punta Penia e gestisce il progetto ‘dolomitimeteo.it’. In alcune giornate, la temperatura minima si è avvicinata allo zero, senza però mai scendere al di sotto.
Con un’altitudine dello zero termico prevista ancora oltre i 4.000 metri, Tolin ritiene che il meteo continuerà a registrare valori sopra lo zero anche nei prossimi giorni. Un meteo peggiore rispetto all’estate del 2023, quando, ad esempio, il 28 agosto si registrava una temperatura minima di -1,6 e una massima di +3,8, e il 7 agosto 2023 una minima di -7,9 gradi.
Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
Un dato preoccupante per una montagna che dovrebbe essere caratterizzata da un meteo più freddo, soprattutto durante l’estate. Questa situazione è un segnale evidente dei cambiamenti climatici in atto, con potenziali ripercussioni gravi per i ghiacciai e l’ecosistema alpino.
Flavio Tolin, a capo dell’associazione M3V Odv, ha analizzato questi dati. L’associazione dispone di strumenti per il monitoraggio del meteo a Punta Penia e gestisce il progetto ‘dolomitimeteo.it’. In alcune giornate, la temperatura minima si è avvicinata allo zero, senza però mai scendere al di sotto.
Con un’altitudine dello zero termico prevista ancora oltre i 4.000 metri, Tolin ritiene che il meteo continuerà a registrare valori sopra lo zero anche nei prossimi giorni. Un meteo peggiore rispetto all’estate del 2023, quando, ad esempio, il 28 agosto si registrava una temperatura minima di -1,6 e una massima di +3,8, e il 7 agosto 2023 una minima di -7,9 gradi.
Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
Un dato preoccupante per una montagna che dovrebbe essere caratterizzata da un meteo più freddo, soprattutto durante l’estate. Questa situazione è un segnale evidente dei cambiamenti climatici in atto, con potenziali ripercussioni gravi per i ghiacciai e l’ecosistema alpino.
Flavio Tolin, a capo dell’associazione M3V Odv, ha analizzato questi dati. L’associazione dispone di strumenti per il monitoraggio del meteo a Punta Penia e gestisce il progetto ‘dolomitimeteo.it’. In alcune giornate, la temperatura minima si è avvicinata allo zero, senza però mai scendere al di sotto.
Con un’altitudine dello zero termico prevista ancora oltre i 4.000 metri, Tolin ritiene che il meteo continuerà a registrare valori sopra lo zero anche nei prossimi giorni. Un meteo peggiore rispetto all’estate del 2023, quando, ad esempio, il 28 agosto si registrava una temperatura minima di -1,6 e una massima di +3,8, e il 7 agosto 2023 una minima di -7,9 gradi.
Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
Un dato preoccupante per una montagna che dovrebbe essere caratterizzata da un meteo più freddo, soprattutto durante l’estate. Questa situazione è un segnale evidente dei cambiamenti climatici in atto, con potenziali ripercussioni gravi per i ghiacciai e l’ecosistema alpino.
Flavio Tolin, a capo dell’associazione M3V Odv, ha analizzato questi dati. L’associazione dispone di strumenti per il monitoraggio del meteo a Punta Penia e gestisce il progetto ‘dolomitimeteo.it’. In alcune giornate, la temperatura minima si è avvicinata allo zero, senza però mai scendere al di sotto.
Con un’altitudine dello zero termico prevista ancora oltre i 4.000 metri, Tolin ritiene che il meteo continuerà a registrare valori sopra lo zero anche nei prossimi giorni. Un meteo peggiore rispetto all’estate del 2023, quando, ad esempio, il 28 agosto si registrava una temperatura minima di -1,6 e una massima di +3,8, e il 7 agosto 2023 una minima di -7,9 gradi.
Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
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Con un’altitudine dello zero termico prevista ancora oltre i 4.000 metri, Tolin ritiene che il meteo continuerà a registrare valori sopra lo zero anche nei prossimi giorni. Un meteo peggiore rispetto all’estate del 2023, quando, ad esempio, il 28 agosto si registrava una temperatura minima di -1,6 e una massima di +3,8, e il 7 agosto 2023 una minima di -7,9 gradi.
Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
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Con un’altitudine dello zero termico prevista ancora oltre i 4.000 metri, Tolin ritiene che il meteo continuerà a registrare valori sopra lo zero anche nei prossimi giorni. Un meteo peggiore rispetto all’estate del 2023, quando, ad esempio, il 28 agosto si registrava una temperatura minima di -1,6 e una massima di +3,8, e il 7 agosto 2023 una minima di -7,9 gradi.
Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
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Flavio Tolin, a capo dell’associazione M3V Odv, ha analizzato questi dati. L’associazione dispone di strumenti per il monitoraggio del meteo a Punta Penia e gestisce il progetto ‘dolomitimeteo.it’. In alcune giornate, la temperatura minima si è avvicinata allo zero, senza però mai scendere al di sotto.
Con un’altitudine dello zero termico prevista ancora oltre i 4.000 metri, Tolin ritiene che il meteo continuerà a registrare valori sopra lo zero anche nei prossimi giorni. Un meteo peggiore rispetto all’estate del 2023, quando, ad esempio, il 28 agosto si registrava una temperatura minima di -1,6 e una massima di +3,8, e il 7 agosto 2023 una minima di -7,9 gradi.
Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
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La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
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La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
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Flavio Tolin, a capo dell’associazione M3V Odv, ha analizzato questi dati. L’associazione dispone di strumenti per il monitoraggio del meteo a Punta Penia e gestisce il progetto ‘dolomitimeteo.it’. In alcune giornate, la temperatura minima si è avvicinata allo zero, senza però mai scendere al di sotto.
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Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
Il ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, ha vissuto un’estate devastante. Per ben 52 giorni, il meteo ha registrato temperature che non sono mai scese sotto lo zero sulla cima di questo massiccio. L’ultima volta che il termometro ha segnato un dato negativo, -0,9 gradi, è stato il 5 luglio a Punta Penia (3.343 metri).
Un dato preoccupante per una montagna che dovrebbe essere caratterizzata da un meteo più freddo, soprattutto durante l’estate. Questa situazione è un segnale evidente dei cambiamenti climatici in atto, con potenziali ripercussioni gravi per i ghiacciai e l’ecosistema alpino.
Flavio Tolin, a capo dell’associazione M3V Odv, ha analizzato questi dati. L’associazione dispone di strumenti per il monitoraggio del meteo a Punta Penia e gestisce il progetto ‘dolomitimeteo.it’. In alcune giornate, la temperatura minima si è avvicinata allo zero, senza però mai scendere al di sotto.
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Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.
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Nonostante queste anomalie meteorologiche, i ghiacciai sommitali appaiono ancora coperti da neve residua, quasi come se la Marmolada stesse resistendo strenuamente alla perdita del suo manto bianco.
La Marmolada è nota per il suo ghiacciaio, uno dei pochi ancora presenti nelle Dolomiti, che però sta subendo un rapido processo di fusione. Un meteo con temperature costantemente sopra lo zero accelera questo processo, causando una riduzione significativa del ghiaccio e aumentando il rischio di frane e crolli.
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Questo fenomeno sottolinea l’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare misure concrete per la salvaguardia dell’ambiente montano e delle risorse naturali delle Alpi.