La formazione di sistemi temporaleschi autorigeneranti può essere favorita dalla convergenza di venti provenienti da direzioni diverse. Questo fenomeno causa un sollevamento dell’aria, generando instabilità nel meteo.
Se l’aria sollevata incontra un elevato PWAT (Precipitable Water, ovvero il contenuto di acqua precipitabile nell’atmosfera), si può assistere alla formazione di temporali accompagnati da forti precipitazioni.
Nei sistemi temporaleschi autorigeneranti, le celle temporalesche si sviluppano in maniera continua e persistente, causando piogge intense in aree limitate. Questo può portare a alluvioni lampo, soprattutto quando la convergenza dei venti e l’alta umidità favoriscono la rigenerazione delle celle temporalesche nello stesso luogo.
Caratteristiche dei temporali autorigeneranti
I sistemi temporaleschi autorigeneranti sono fenomeni meteo che si distinguono per la capacità di un temporale di autoalimentarsi e persistere su una stessa area per un periodo prolungato.
Questo si verifica quando l’aria calda e umida sale rapidamente verso l’alto, incontrando masse d’aria fredda e creando condizioni di instabilità che favoriscono la formazione continua di nuove celle temporalesche. Questi temporali possono causare precipitazioni intense e prolungate, portando a nubifragi e alluvioni lampo.
La previsione dei temporali autorigeneranti
Prevedere la formazione di un temporale autorigenerante è piuttosto complicato, soprattutto a scala locale, ma i modelli meteo possono identificare le condizioni favorevoli alla loro formazione, come la presenza di aria calda e umida al suolo e aria fredda in quota.
I radar meteo possono rilevare la formazione e l’evoluzione delle celle temporalesche in tempo reale. Monitorando la struttura e il movimento delle nubi, i meteorologi possono identificare i temporali che mostrano segni di autorigenerazione.
I satelliti forniscono immagini e dati sull’atmosfera, permettendo di osservare la distribuzione delle nubi e delle masse d’aria. Questi dati sono cruciali per individuare le aree di instabilità meteo.
Inoltre, la conformazione del territorio, come la presenza di mare e monti, può influenzare la formazione di temporali autorigeneranti. I meteorologi tengono conto di questi fattori locali nelle loro previsioni.
Perché i temporali autorigeneranti vengono definiti V-Shaped?
I temporali vengono definiti V-Shaped per la loro caratteristica forma a ‘V’ visibile soprattutto nelle immagini fornite dai radar meteo. Questa forma si sviluppa quando una forte corrente ascensionale (updraft) penetra fino alla bassa stratosfera, creando un “overshooting top” che forza il flusso d’aria a divergere intorno ad esso. La punta della ‘V’ rappresenta la zona di precipitazioni più intense e violente.