Per dare un addio definitivo all’estate, caratterizzata da un dominio dell’anticiclone africano sul Mediterraneo (anomalia barica e termica), è necessario un vero e proprio cambiamento radicale, un intervento magistrale dell’autunno. È necessario che l’aria, decisamente più fredda, proveniente dalle latitudini settentrionali, le infligga un duro colpo. L’arrivo di aria fredda che interesserà gran parte dell’Europa nelle prossime ore può essere considerato questo cambiamento radicale, ma in tempi di riscaldamento globale non è una sorpresa. L’aria (originariamente) artica marittima si è già riversata sulle Isole Britanniche e la Francia (qui si registreranno anomalie termiche per il periodo veramente notevoli) e si prepara a fare il suo ingresso nel cuore del Mediterraneo e sulla nostra Penisola. Quest’aria fredda tenderà a stemperarsi un po’ nel suo lungo viaggio grazie ai suoli ancora piuttosto caldi in Europa, ma sarà comunque in grado di portare un calo significativo delle temperature e di causare una nuova fase di maltempo.
Prepariamoci a indossare maglioni e giacche a vento nei prossimi giorni
Già dalla sera/notte di oggi, mercoledì 11, l’arrivo della depressione artica sul Nord Italia causerà temporali anche di forte intensità sulle Alpi e Prealpi, con probabili estensioni sulle aree di pianura. Giovedì 12, l’aria fredda si riverserà impetuosa dalla bocca del Rodano, contribuendo a scavare e incentivare l’area di bassa pressione che si posizionerà sulle regioni centro settentrionali. Le nuvole e le precipitazioni nel corso della giornata raggiungeranno anche il Sud e le Isole Maggiori. Venerdì 13, il centro della depressione tenderà a spostarsi tra l’Adriatico e i Balcani, esponendo in particolare le regioni del medio versante Adriatico e quelle meridionali italiane a probabili fenomeni estremi. Più probabile, anzi certo, sarà il crollo delle temperature su tutta la Penisola che si porteranno decisamente sotto le medie del periodo (anche 15 gradi in meno) con conseguenti prime spettacolari nevicate sulle Alpi (media alta montagna) e sopra i 2000 metri sugli Appennini. Una vera e propria tempesta equinoziale quella che ci investirà e che lascerà strascichi instabili anche nei giorni a seguire. Anche il fresco dovrebbe ancora tenerci compagnia, in un contesto generale termico di sottomedia. In molte zone dell’entroterra italiano si spegneranno i condizionatori e si accenderanno i caminetti. Felpe e giacche a vento, estate arrivederci.
Ne parleremo ancora.