Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
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Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
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Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.
Stiamo assistendo a un anticipo dell’autunno avanzato che durerà per alcuni giorni. In alcune regioni d’Italia, si stanno addirittura registrando condizioni di maltempo con nevicate a quote insolitamente basse per il periodo, tipiche di un novembre avanzato. Questo fenomeno è dovuto all’arrivo di una massa d’aria particolarmente fredda che, proveniente dalla regione polare, ha raggiunto il Mediterraneo centrale, sostituendo l’aria tropicale che vi stazionava fino a pochi giorni fa.
I contrasti termici si sono fatti sentire, soprattutto sui Balcani e lungo la catena alpina a nord del nostro crinale, dove si stanno verificando nevicate di proporzioni mai viste in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando di un evento meteo estremo, del quale potrete trovare ulteriori dettagli sui nostri siti web.
Come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, questo è solo un intervallo estremo di freddo, conseguenza di un’estremizzazione del meteo che sta influenzando la nostra vita quotidiana. Siamo, per così dire, vittime di un meteo impazzito che si sta manifestando in Europa e nel Mondo, che ci ha portato una stagione estiva con temperature record, e che ora sta mostrando un inizio di autunno anomalo. Il problema principale è che ci abitueremo al freddo, e questo sarà facile da sopportare indossando abbigliamento adeguato. Le case si raffredderanno, il che sarà sicuramente un sollievo per le nostre notti, poiché potremo godere di un meteo decisamente piacevole. Ma il caldo tornerà, e i modelli matematici indicano anche una data presumibile del suo ritorno in grande stile.
Verso fine mese, nella condizione migliore, si prevede un’attenuazione della goccia d’aria fredda che sta stazionando nel Mediterraneo centrale e su gran parte dell’Europa. L’anticiclone che si andrà a formare sulla Scandinavia infatti demolirà questa bassa pressione, ma favorirà al contempo delle conseguenze non trascurabili. Un’altra anomalia del meteo si manifesterà, con correnti provenienti dalla Russia dirette verso l’Italia, ma essendo ancora all’inizio dell’autunno non avremo di certo il gelo. Avremo temperature sotto la media. In una seconda fase inizieranno a manifestarsi perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, che porteranno piogge, temporali e un rapido aumento delle temperature.
Non sappiamo se si ripresenterà l’anticiclone africano, ma in linea di massima è possibile, soprattutto in ottobre, alterando così gli equilibri che si dovrebbero avere nel regime pluviometrico. Questo mese dovrebbe essere generalmente piuttosto piovoso su gran parte del Paese e iniziare a cancellare la siccità che attanaglia molte regioni d’Italia. Le previsioni però sono pessime per quanto riguarda le precipitazioni, soprattutto per quelle aree colpite dalla siccità che sembra non avere fine, e non ne avrà neanche per un mese e mezzo.
Per alcune zone sarà una vera tragedia per l’ambiente naturale, ma anche per le risorse idriche della popolazione. Nel frattempo, la temperatura aumenterà gradualmente e avremo valori sopra la media di vari gradi Celsius. Ecco quindi che si percepirà quella che potrebbe essere una sorta di estate tardiva, poiché si presenterà in ottobre, quando tali temperature sarebbero state più gradevoli nel mese di settembre.
Insomma, un continuo stravolgimento del meteo utilizzerà enormi energie presenti nell’atmosfera, a causa dell’aumento globale della temperatura. Vivremo ancora una volta estremizzazioni del meteo, questa volta di caldo, con la speranza che l’inverno 2024-2025 non sia anomalo come quello precedente, caratterizzato da temperature estremamente superiori alla media e quasi totale assenza di precipitazioni.
Le nevicate infatti furono estremamente tardive e caddero generalmente sopra i 1500 metri nelle regioni alpine, mentre la neve mancò quasi del tutto sugli Appennini. Ma queste sono previsioni meteorologiche generali, non possiamo farle in maniera puntuale da oggi, quindi vanno considerate come impressioni, seppur supportate da modelli matematici.
Ciò che emerge dalla situazione attuale è l’estremizzazione del meteo, e questo fa davvero paura. Un altro evento estremo lo stiamo per osservare è in Nord America, con una feroce ondata di calore che colpirà anche il Canada centrale fino alle regioni artiche. Più vicino a noi, nella Russia europea, è in atto un’ondata di calore in ulteriore intensificazione con anomalie della temperatura fino a 25 °C nell’Artico.
Sì, sono temperature sopra la media di ben 25 °C. Questo è indice della follia del meteo. Noi, per fortuna, ci troviamo a latitudini inferiori rispetto a quelle artiche, e quindi siamo soggetti a sbalzi di temperatura meno devastanti; tuttavia, pochi giorni fa, laddove ora ci sono appena 13-14 °C di giorno, si soffocava con temperature anche di 35 °C e umidità elevata.
La temperatura in alcune parti d’Italia è diminuita di 20 °C in pochi giorni, un vero evento storico per questo periodo dell’anno. In anni lontani, ci furono ondate di freddo invernale che abbassarono la temperatura di oltre 15-20 °C in pochissimo tempo, quando soffiava il vento proveniente dalla Siberia, il Buran. In genere, però, le correnti settentrionali, provenienti dall’Artico, non causano questi bruschi cali di temperatura così imponenti, che stavolta si sono verificati perché da noi il caldo era ben più che tropicale.
Insomma, la preoccupazione per un ottobre caldo non è da sottovalutare, perché fa parte di una serie di eventi vissuti e che stiamo vivendo, coincidenti con quanto accade a livello globale.