Un evento meteorologico estremo è in arrivo in Italia, nonostante ci troviamo in un periodo inusuale come settembre. Se fossimo in pieno inverno, ci aspetteremmo nevicate diffuse che avvolgerebbero molte regioni del paese, da Roma a Napoli, da Firenze a Milano, da Bologna a Torino, da Genova a Olbia e Bari. Questo fenomeno meteo, che coinvolgerà anche la Val Padana e le coste adriatiche, suscita preoccupazione non solo per le sue immediate conseguenze, ma anche per le possibili ripercussioni in ottobre, mese per il quale le previsioni meteo non sono affatto rassicuranti.
Il Buran e l’Europa Orientale
Nonostante ci troviamo a metà settembre, l’Europa orientale sta vivendo un’ondata di calore senza precedenti, con temperature che sfiorano i valori estivi fin oltre il Circolo Polare Artico, superando i record storici. Questo rende difficile l’arrivo di un vero e proprio gelo da nordest, poiché richiederebbe un raffreddamento significativo delle masse d’aria sulla Russia. Tuttavia, ci attende un fenomeno noto per il suo impatto durante l’inverno: il Buran, un vento gelido proveniente dall’Est.
Il Buran e l’Italia
Il Buran colpirà l’Italia in settembre, un evento piuttosto insolito. Questo scontro tra masse d’aria fredda e secca con le acque calde del Mar Mediterraneo genererà una bassa pressione sul Mar Tirreno, innescando piogge intense, in particolare sul versante adriatico, dall’Emilia-Romagna verso sud. Le piogge potrebbero essere molto forti, un sollievo temporaneo per le zone colpite dalla siccità, come la parte orientale della Sicilia, ma senza garantire la risoluzione definitiva di tale problema.
Le precipitazioni e l’Italia Orientale
Le precipitazioni previste, purtroppo, potrebbero risultare eccessive, specialmente nell’area orientale dell’Italia, a causa del riscaldamento delle acque marine. Il Mar Tirreno e il Mar Adriatico, attualmente molto caldi, potrebbero favorire piogge estreme, con la meteo che tornerà a concentrarsi su regioni già colpite in passato, come l’Emilia-Romagna. Quest’area, pur non avendo mostrato segni evidenti di fragilità negli ultimi decenni, ha rivelato una vulnerabilità idrogeologica molto seria, soprattutto per quanto riguarda le alluvioni.
Le temperature e l’autunno tropicale
Non ci attendono nevicate, come avverrebbe con un vero inverno, ma le temperature saranno comunque sotto la media per diversi giorni. Questo contrasto netto con l’inizio del mese di settembre, caratterizzato da un’ondata di calore eccezionale, sembra traghettarci verso un autunno più freddo e instabile. L’autunno tropicale, previsto con temperature sopra la media, sembra essere spazzato via da questa ondata di freddo, sebbene il Mar Mediterraneo rimarrà ancora più caldo del normale a causa dell’accumulo di calore degli ultimi mesi.
Le correnti da Nordest e le nevicate
L’effetto di questo freddo fuori stagione si esaurirà presto, con correnti più miti che seguiranno. Le prossime correnti da nordest non saranno sufficientemente fredde per riportare la neve al di sotto dei 1000 metri. Tuttavia, non possiamo escludere nevicate in montagna, in particolare nelle zone alpine e nordorientali, come il Friuli-Venezia Giulia.
Il Buran e il cambio di stagione
L’arrivo di questo freddo precoce rende il quadro meteo autunnale particolarmente insolito. Solitamente, il cambio di stagione avviene con l’arrivo di correnti oceaniche più miti, non con un vento siberiano come il Buran. Questi venti, che dovrebbero manifestarsi solo in pieno inverno, sono responsabili di alcune delle maggiori nevicate nella storia recente dell’Italia. Ora, invece, si verifica un fenomeno del tutto anomalo, che porta a piogge intense piuttosto che neve, con un significativo calo delle temperature.
Il ritorno del calore estivo
Nel complesso, il freddo settembrino che ci sta colpendo potrebbe essere solo una fase temporanea. Il calore estivo accumulato nel Mar Mediterraneo potrebbe tornare a farsi sentire nei prossimi giorni, riportando le temperature sopra la media. Tuttavia, la vulnerabilità del territorio e l’aumento dei fenomeni meteo estremi, come piogge torrenziali e periodi di siccità, evidenziano come il cambiamento climatico stia influenzando sempre più frequentemente il clima italiano, creando un contesto sempre più imprevedibile e instabile.