È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
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Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.
È un dato di fatto che il numero di individui che negano l’esistenza del riscaldamento globale sta diminuendo, anche nel nostro paese, l’Italia. Personalmente, sono un appassionato di meteo, nonostante la mia formazione scientifica. Mi affascina il meteo, ma mi manca il clima di un tempo, quello in cui durante l’inverno speravo in una nevica, nonostante le previsioni televisive indicassero un freddo secco.
Non potete immaginare quante volte ho scrutato il lampione durante l’inverno, sperando di scorgere qualche fiocco di neve. Quante volte ho rischiato guidando senza gomme da neve, dato che all’epoca non erano obbligatorie. Ho cercato ogni possibile segno che potesse contraddire l’incessante avanzata del riscaldamento globale. Sono un amante del freddo, ma mi sto adeguando al nuovo meteo, poiché non ho altra scelta.
Accetto il presente: il passato non tornerà, né nel meteo né nella vita. I 15 anni si vivono una sola volta, così come l’eccezionale ondata di gelo del 1985, che ho vissuto intensamente, giorno e notte. Mi sono divertito con la neve abbondante, un po’ meno con il ghiaccio.
Chi sostiene che il riscaldamento globale non esiste sta mentendo, cercando di distinguersi da coloro che riconoscono la realtà che vediamo ogni giorno. Non dobbiamo lasciarci ingannare da una settimana di fresco o di freddo, sperando che questo evento isolato possa annullare il disastro climatico. Non scendo in piazza né blocco le strade, non intralcio la vita quotidiana, ma mi affido alla scienza, leggendo riviste internazionali redatte dai più eminenti scienziati del clima. Il riscaldamento globale è una realtà quotidiana, e negli ultimi cinque anni ci ha portato estati sempre più torride e ha quasi cancellato la neve in pianura, salvo rare eccezioni.
Leggo dichiarazioni secondo cui il riscaldamento globale non esiste, che strane correnti atmosferiche raccontano altre storie, o che la geoingegneria manipola le nuvole e i nostri cieli per motivi sconosciuti. Sono tutte fantasie di appassionati di freddo che non vogliono accettare il presente e la realtà.
Non sopporto nemmeno chi mostra le foto dei ghiacciai all’inizio del 1900 e come sono oggi, per dimostrare il disastro, sapendo bene che in quei tempi si usciva dalla PEG, la Piccola Era Glaciale, che però di glaciale aveva ben poco. Era solo un periodo freddo, una oscillazione climatica, una fluttuazione che nulla ha a che vedere con l’attuale riscaldamento globale, che non è una fluttuazione del clima, ma una flatulenza del nostro pianeta, che scoppia di gas serra.
I gas serra. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. I gas serra sono presenti nell’atmosfera da sempre, e anzi ne fanno parte. I gas serra permettono la vita sulla Terra, regolando la temperatura. Un loro aumento o diminuzione causerebbe un cambiamento di temperatura, creando un caos climatico globale.
L’incremento delle sostanze dette gas serra aumenta la temperatura globale. È scientificamente provato da diversi campi di studio, non solo da chi si occupa di meteorologia. I gas serra sono indispensabili per il mantenimento della vita sulla Terra come la conosciamo, ma una variazione della loro concentrazione provoca un innalzamento delle temperature. In questo caso, il responsabile principale è la CO2.
Su questo tema si apre anche un dibattito politico. Alcune fazioni sono favorevoli al contenimento delle emissioni di gas serra, altre no. Tuttavia, la politica sta progressivamente cambiando, e persino i paesi più riluttanti stanno gradualmente adottando politiche di riduzione delle emissioni, essendo essi stessi particolarmente esposti ai cambiamenti climatici.
La cosiddetta geoingegneria climatica esiste teoricamente e viene praticata in alcuni paesi per aumentare le precipitazioni, mentre in altri contesti si cerca di ridurre la formazione di grandinate devastanti per le colture. Negli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti tentarono di controllare l’intensità degli uragani, che spesso devastavano vaste aree del sud del paese. Tuttavia, i risultati non furono soddisfacenti e il progetto fu definitivamente abbandonato. Periodicamente, si leggono studi scientifici che propongono misure per ridurre la temperatura terrestre, che è in forte aumento a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, nessun paese al mondo è autorizzato a esercitare attività di geoingegneria su scala globale.