Un nuovo fronte perturbato di origine atlantica è previsto per la settimana entrante, con un potenziale impatto significativo sul meteo dell’Italia, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord.
Le correnti fredde e instabili provenienti dal Nord Atlantico, dopo un inizio di settimana relativamente calmo, si dirigeranno verso la Porta del Rodano, scatenando la creazione di un ciclone che potrebbe portare a condizioni meteorologiche estreme.
Il sistema depressionario che si svilupperà sarà accompagnato da un flusso di correnti miti e umide provenienti dai quadranti meridionali. Queste, attraversando il Mediterraneo, porteranno un’alta umidità che potrebbe favorire lo sviluppo di forti temporali. Le regioni più a rischio di questo peggioramento meteo saranno quelle del Centro-Nord, con un’attenzione particolare alla Liguria e alla Toscana, dove si prevede che le precipitazioni possano raggiungere livelli significativi, creando potenziali problemi idrogeologici.
Le previsioni attuali delineano un quadro piuttosto allarmante. Nella città di Livorno, si prevede che le precipitazioni possano raggiungere fino a 112 mm, seguita da Pisa e Pistoia, con valori intorno ai 111 mm. Altre città toscane dovranno affrontare piogge abbondanti: si prevede che Lucca possa raggiungere i 109 mm, mentre per Prato si stima un accumulo di 108 mm. Anche Firenze e Massa vedranno notevoli quantità di pioggia, con previsioni di 105 mm, mentre Siena potrebbe ricevere fino a 101 mm. Carrara dovrebbe fermarsi poco sotto, con 99 mm.
In Liguria, La Spezia sarà tra le città più colpite, con una previsione di accumulo di 85 mm, mentre Savona potrebbe ricevere 80 mm di pioggia. Le autorità locali hanno già messo in atto misure preventive, con un’attenzione particolare alle aree collinari e montane, soggette a frane e inondazioni.
La Protezione Civile ha esortato la popolazione a monitorare attentamente gli aggiornamenti meteo nei prossimi giorni e a prendere le adeguate precauzioni per minimizzare i rischi legati a possibili inondazioni e frane. Il rischio idrogeologico rimane alto, e sarà essenziale mantenere un’alta vigilanza su tutto il territorio coinvolto.
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