Nonostante ci troviamo ormai in autunno, il meteo continua a mostrare temperature superiori alla media in quasi tutte le regioni italiane. Questo potrebbe sembrare piacevole per chi desidera prolungare la stagione estiva, ma potrebbe avere conseguenze negative a lungo termine.
Il Mediterraneo: un serbatoio di calore
Sebbene in alcune zone d’Europa l’aria si stia rinfrescando, il Mar Mediterraneo continua a registrare temperature superiori alla media. Questo è dovuto all’accumulo di calore durante l’estate e alla persistenza dell’Anticiclone Africano, che ha impedito la dispersione del calore accumulato nelle acque durante i mesi estivi.
Le acque del Mar Tirreno e del Mar Ionio, in particolare, mostrano temperature di circa 2-3°C superiori alla norma, influenzando direttamente il meteo delle regioni costiere del Centro-Sud. Queste anomalie termiche potrebbero esporre le regioni costiere a episodi di piogge intense, temporali violenti e possibili mareggiate.
Il riscaldamento del Mediterraneo: un fenomeno in crescita
Le anomalie termiche del Mar Mediterraneo non sono un fenomeno isolato. Un’analisi dell’intera area del Mediterraneo Orientale mostra un aumento generalizzato delle temperature marine. In queste zone, il mare è significativamente più caldo, con punte che superano di 4°C la media stagionale.
Un fenomeno simile si verifica nel Mar Nero, dove le temperature hanno raggiunto valori straordinari per questo periodo dell’anno. L’assenza di rinfreschi dovuti a incursioni di aria fredda da Maggio a Settembre ha mantenuto la temperatura dell’acqua molto alta, creando un contesto che potrebbe favorire la formazione di sistemi meteorologici particolarmente intensi. Il contrasto tra queste acque calde e le prime incursioni fredde dell’Autunno rischia di generare forti instabilità atmosferiche.
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