La prossima settimana, l’anticipazione di un ritorno del calore e dell’anticiclone africano in Italia sembra sempre più plausibile. L’arrivo del promontorio subtropicale sulla nostra penisola è concordato da tutti i centri meteo, promettendo un periodo più stabile e mite, non solo nel Sud, ma anche nelle regioni del Nord, da tempo afflitte da condizioni meteorologiche avverse e precipitazioni.
Il Nord Italia si prende una pausa dal maltempo, mentre la siccità nel Sud si aggrava
Per il Nord Italia, si prevede finalmente un atteso respiro dal maltempo, dopo numerose perturbazioni che hanno portato piogge e nubifragi. Al contrario, per il Sud Italia, questa fase sembra essere una vera e propria maledizione, poiché la siccità continua a peggiorare. Con l’assenza di piogge e perturbazioni per tutta la seconda decade di ottobre, la situazione potrebbe ulteriormente deteriorarsi.
Il picco di calore previsto a metà ottobre
Il picco del calore è previsto tra il 15 e il 17 ottobre, quando il termometro potrebbe superare i 25 ° in Val Padana e raggiungere i 28 o 29 ° nelle zone interne del Centro, del Sud e delle Isole Maggiori. L’ottobrata si farà sentire in tutta Italia, e molti potrebbero approfittarne per trascorrere del tempo in riva al mare, pur considerando che la temperatura superficiale del Mediterraneo sta progressivamente scendendo con l’avanzare della stagione.
Possibili sorprese fredde?
Le sorprese non finiscono qui. Il consolidamento dell’alta pressione subtropicale tra Italia, Mediterraneo occidentale ed Europa centrale potrebbe influenzare anche il Nord e l’Est Europa. L’espansione dell’alta pressione verso nord stimolerà la discesa di masse d’aria molto più fredde dalla Groenlandia e dal Mar Glaciale Artico verso la Scandinavia e l’Est Europa, dove potrebbero arrivare le prime vere ondate di freddo invernale.
Intorno al 20 ottobre, il Sud Italia e il Medio-Basso Adriatico potrebbero subire un improvviso calo delle temperature a causa di venti freddi provenienti dai Balcani. Questi venti freddi potrebbero infiltrarsi nell’anticiclone, causando un abbassamento delle temperature, ma mantenendo il contesto generale abbastanza stabile, grazie alla persistenza dell’anticiclone sul Mediterraneo.