Il ciclone in arrivo: un’analisi meteo
Il ciclone di cui tanto si è parlato nei giorni passati, sta finalmente raggiungendo l’Italia, sebbene con una lentezza estrema. Il meteo nel Nord-Ovest del paese ha già subito un peggioramento drastico, con la Liguria che sta sperimentando piogge eccezionali, con accumuli di acqua che superano i 150 mm, in particolare tra Genova e La Spezia. Questo è solo l’inizio di un periodo di maltempo che ci accompagnerà per diversi giorni, almeno fino all’inizio della prossima settimana.
Un ciclone fermo nel Mediterraneo
Questo ciclone si rivela particolarmente insidioso, in quanto rimarrà praticamente fermo nel Mar Tirreno e nel Canale di Sicilia. Questo a causa della posizione delle alte pressioni, sia a est che a ovest della perturbazione. Di fronte a queste “porte chiuse”, è evidente che la perturbazione si muoverà molto lentamente sull’Italia, rimanendo in stazione per diversi giorni consecutivi.
Gli effetti del ciclone sull’Italia
La stazionarietà del ciclone nel Mediterraneo avrà un impatto significativo sulla nostra penisola. La presenza di un ciclone bloccato sul basso Tirreno, tra il fine settimana e l’inizio della prossima settimana, porterà alla formazione di piogge e temporali ripetuti in molte regioni. Le correnti di scirocco, estremamente umide, saranno attratte dal ciclone e colpiranno per diversi giorni le regioni ioniche e la costa Adriatica, trasformando questa umidità in piogge significative e persistenti.
Le aree più colpite dal maltempo
Le maggiori difficoltà si verificheranno sull’arco ionico, in particolare tra Sicilia, Calabria, Basilicata, e anche sul Nord-Est, dove le correnti di scirocco porteranno piogge e forti rovesci. Queste sono le aree dove si prevedono le maggiori quantità di pioggia entro l’inizio della prossima settimana.
Nella Lombardia orientale, Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, si prevedono accumuli di pioggia superiori ai 150 mm totali, mentre in Sicilia orientale, Basilicata e Salento si prevedono picchi di oltre 150 o addirittura 200 mm. Le previsioni più gravi e potenzialmente dannose, tuttavia, riguardano la Calabria ionica, dove si prevedono accumuli di pioggia superiori ai 400 mm entro martedì. Questi numeri sono esorbitanti, soprattutto considerando lo stato dei terreni dopo mesi di siccità.