Riflessioni sulle decisioni di Parigi riguardanti il meteo
La questione del meteo e dei cambiamenti climatici dovuti all’emissione di gas serra è un tema che dovrebbe coinvolgere tutti, non solo gli esperti del settore, ma anche te, che abiti su questo Pianeta.
Le variazioni del meteo nel corso della storia
Il meteo ha sempre influenzato la vita delle diverse civiltà del nostro Pianeta. Carestie, epidemie, alluvioni, improvvisi periodi glaciali, siccità, periodi di caldo intenso si sono succeduti sulla Terra, causando la decimazione di piccole civiltà. Tuttavia, con la scoperta del fuoco e l’utilizzo della sua energia per alimentare le macchine che hanno sostituito il duro lavoro di uomini e animali, qualcosa è cambiato.
L’energia viene utilizzata per produrre beni, per riscaldarsi, per muoversi, per illuminare le case e le strade. Nel frattempo, le scoperte scientifiche sempre più frequenti e significative hanno aumentato l’aspettativa di vita dell’uomo e in molti Paesi si sono instaurate condizioni di benessere. Dall’avvento dell’era industriale, la popolazione terrestre ha iniziato a crescere in modo esponenziale.
Il meteo e l’effetto serra
Da diversi decenni, la scienza ha individuato una correlazione tra la concentrazione di alcuni gas rilasciati in atmosfera e l’intensità dell’effetto serra. Secondo gli scienziati, le attività umane sono responsabili di oltre il 95% del riscaldamento globale misurato negli ultimi 100 anni. Tuttavia, questo argomento è fonte di dibattito tra coloro che sostengono che il meteo cambia per cause naturali e non antropiche.
Le decisioni della COP21
La tanto attesa conferenza di Parigi (COP21) ha stabilito di intraprendere azioni per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi entro il 2020, forse fino a 1,5 gradi. Questo, secondo loro, permetterebbe di limitare significativamente i rischi e gli impatti del riscaldamento.
Nonostante l’entusiasmo dei governanti, i numeri non sembrano quadrare. Le prime proiezioni effettuate in tutto il mondo indicano che i numeri stabiliti non garantiranno il raggiungimento degli obiettivi dichiarati. In altre parole, i numeri non tornano.
L’inquinamento del Pianeta
Il 12 novembre 2015, gli scienziati della NASA hanno riferito che stiamo rilasciando in atmosfera una quantità di anidride carbonica (CO2) a livelli che non si vedevano da centinaia di migliaia di anni. Circa la metà rimane in atmosfera e non viene assorbita dalla vegetazione e dagli oceani.
Gli scettici potrebbero sostenere che la CO2 non altera il meteo, ma a mio avviso il problema di fondo è che stiamo inquinando il Pianeta e non c’è la volontà di trovare soluzioni valide e drastiche.
L’inquinamento in Italia
Abbiamo già vaste aree urbane dove l’inquinamento è talmente elevato che l’aspettativa di vita dell’uomo tende a diminuire, in particolare nelle megalopoli di Cina e India. Ma anche in Italia la situazione non è rosea. La Valle Padana è la regione europea più inquinata. Vari studi recentemente pubblicati associano all’inquinamento dell’aria un aumento di decessi, e l’area milanese è in testa a questa classifica.
Il futuro del nostro Pianeta
Come sempre avviene, la politica afferma di aver risolto il problema, ma sembra che non sia così. Questa è la fine di una civiltà egoista e sciocca, i cambiamenti climatici che stiamo vivendo sono la somma delle normali variazioni del meteo (cause naturali) più quelli dovuti dalle attività umane, e la somma di ciò non è esattamente prevedibile.